Trekking invernale da Pampeago a Malga Epircher Laner

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Camminare durante una soleggiata giornata d’inverno sotto il massiccio del Latemar è una di quelle cose che vi farà amare particolarmente le Dolomiti e soprattutto il trekking invernale.

Ci troviamo a Pampeago in Val di Fiemme, all’interno del comprensorio sciistico Ski Center Latemar, famoso per la qualità dei suoi servizi e la vastità delle piste. Un’area quella di Obereggen-Pampeago che viene assiduamente frequentata anche nei mesi estivi da appassionati di escursionismo di ogni età e dalle gambe più o meno allenate. Noi, approfittando di un weekend di sole annunciato, abbiamo percoso con le ciaspole ai piedi un trekking invernale da Pampeago alla Malga Epircher-Laner con i nostri bimbi ed è stata l’occasione di lasciare su queste montagne un altro pezzettino di cuore… per l’ennesima volta.

Il massiccio del Latemar sul percorso che conduce a Malga Epircher Laner

Info tecniche per il trekking invernale da Pampeago a Malga Epircher Laner

 

  • Caratteristiche: itinerario facile e senza particolari difficoltà. Dalla cima della seggiovia Latemar seguire indicazioni per sentiero 9. Partenza da Pampeago (arrivo seggiovia Latemar) 2.015 slm e arrivo alla Malga Epircher Laner a 1.830 slm
  • Tempo impiegato: 1 ora e 15 minuti per raggiungere la Malga e circa 1 ora e trenta per completare il percorso, con rientro a Pampeago
  • Dislivello: 370 metri in tutto (185 metri di dislivello in discesa all’andata e gli stessi in salita al ritorno) per circa 4 km totali
  • Luoghi di ristoro lungo il percorso: Malga Epircher Laner (1.830) oppure lungo il percorso c’è la possibilità di fermarsi al Rifugio Ganisher Alm (lo trovate subito dopo gli impianti), Weigler Alm quasi a metà del tracciato e Mayrl Alm (raggiungibile con una deviazione di circa 15 minuti dal sentiero N.9)
  • Variazioni al sentiero: se non volete salire con la seggiovia Latemar, partite direttamente dal parcheggio di Pampeago a quota 1.760 slm e percorrete il sentiero nel bosco (255 metri di dislivello in salita) che segue come una serpentina gli impianti di risalita Latemar
  • Supporti utilizzati: ciaspole a noleggio e zaino porta bimbo per un bimbo di 13 mesi 

Pronti, partenza via! Eccoci sul sentiero N.9 di Pampeago per un trekking invernale a prova di bimbi!

Come arrivare a Pampeago

Pampeago è un valico di montagna che separa la Val di Fiemme dalla Val d’Ega e le province di Trento e Bolzano. Per chi arriva dalla zona trentina, potete seguire la strada che da Cavalese o Tesero sale verso Stava lungo la strada provinciale 215. Se arrivate invece da Bolzano, dovrete percorrere la SS 620 e deviando verso sinistra qualche km prima di arrivare nel paesino di Varena (già in provincia di TN).

Dopo qualche chilometro di salita arriverete a Pampeago. Ad accogliervi una breve fila di hotel, negozi di noleggio attrezzatura sportiva e bar sulla sinistra, mentre a destra le aree parcheggio gratuite. Da Pampeago partono due impianti di risalita (seggiovie a quattro posti) che portano entrambi a quota 2.000 metri di altitudine: uno sulla destra per la cima del Monte Agnello (2.180 slm) e uno appena dopo l’ufficio turistico, che vi accompagna direttamente ai piedi del Latemar.

Pampeago è un valico tra la Valle di Fiemme e la Val d’Ega. Questa è la vista sulle piste di Obereggen

 

Escursione con le ciaspole da Pampeago a Malga Epircher Laner

Dopo aver noleggiato le ciaspole per tutti e tre presso il negozio Sport Ventura e aver preso la seggiovia accanto al parcheggio, ci ritroviamo in qualche minuto a quota 2.000 metri.
Di fronte uno scenario che rimane impresso negli occhi.
Non è stato un inverno particolarmente generoso, ma quanto basta per pitturare Pampeago e i suoi prati di un candore da far persino male agli occhi sotto il sole tiepido di febbraio. Il Latemar ci guarda con tutta la sua fierezza, la Pala di Santa se ne sta lì di fronte a noi e il monte Agnello cinge le nostre spalle come a proteggerci in un grande e sicuro abbraccio.

Siamo sulle piste del comprensorio Latemar – Obereggen accanto ad un nutrito gruppo di sciatori che guarda in un misto di stupore e ammirazione il piccolo Giacomo nello zaino trekking, infagottato e al calduccio, pronto per il trekking invernale in groppa al papà.

L’obiettivo per il pranzo è la Malga Epricher Laner a 1.830 metri che si raggiunge in circa un’oretta di cammino seguendo il sentiero N.9. Una volta scesi quindi dalla seggiovia, si attraversa la pista da sci e ci si sposta sulla destra della pista. Il percorso è facilmente riconoscibile (in estate troverete una stradina battuta) e percorribile anche in pieno inverno con i bambini al seguito.

La Pala di Santa con la sua famosa pista nera e lo snow park per dievrtirsi con sci e tavola!

Il sentiero prosegue per la maggior parte in piano, regalando un panorama davvero incantevole su tutta la valle. Camminiamo in totale sicurezza sotto le rocce grigie del Latemar e ci fermiamo ad ammirare di tanto in tanto le prodezze di snowboarder e provetti sciatori nell’area snow park che si trova appena sotto la Pala di Santa.
Lungo il sentiero N.9 sono previste anche delle installazioni artistiche e postazioni interattive che aiutano i più curiosi a conoscere la storia straordinaria di queste montagne. Approfittate di queste pause per scattare foto ricordo o sorseggiare una tazza di te caldo dal thermos.
Superato poi “l’occhio delle Dolomiti”, il cammino prosegue con una leggera discesa verso destra (fate attenzione perchè è un tratto percorribile anche dagli sciatori) e si attraversano alcuni tratti nell’ombra del bosco. Si passano ancora due volte le piste da sci di Obereggen e dopo una breve salita – che si può tranquillamente fare senza fatica – si arriva alla Malga Epircher Laner per il pranzo.

La Malga è proprio accanto alle piste da sci di Obereggen ed è anche il punto di partenza per una pista di slittino capace di far scattare l’adrenalina anche agli spiriti più pacifici. E’ un grande baito, con una bella terrazza che guarda a valle, dove si gustano piatti tipici di montagna, ci si può rilassare e prendere il sole mentre i più piccoli giocano sulla neve.

Una volta ricaricate le pile con un piatto di canederli, rientriamo verso Pampeago dallo stesso percorso dell’andata che, questa volta sarà prevalentemente in salita. Se avete timore che i più piccoli non riescano a stare al passo, incoraggiateli con l’incentivo di una fetta di crostata alla Malga Weigler. Non li fermerà più nessuno!

Persi a contemplare l’infinito sotto il Latemar durante un trekking invernale con le ciaspole

Quali strumenti usare per il trekking invernale: bastoni, ciaspole, ramponi o solo scarponi da trekking?

La domanda che ora vi verrà spontanea è: “Ma le ciaspole sono davvero obbligatorie? Non posso far trekking invernale senza?”

Una risposta assoluta, che vada bene per tutti e per tutti i sentieri non c’è. Ecco perchè è fondamentale valutare prima di partire la difficoltà del percorso e soprattutto le condizioni del manto nevoso, ma delle indicazioni di massima – da usare sempre con buon senso e frutto della nostra esperienza – ci sono.
Vediamole insieme.
In caso di abbondanti nevicate, di tratti esposti o di sentieri in ombra con tratti misti neve-ghiaccio, calzare le ciaspole – e non avventurarsi solo con gli scarponi – è indispensabile per evitare di scivolare o sprofondare nella neve fresca. Con le ciaspole ai piedi, avrete la sensazione di galleggiare sopra la neve e di gran lunga sono lo strumento ideale con la neve soffice “effetto panna montata”.

In caso di percorsi ghiacciati, con neve dura e particolarmente ripidi, alla ciaspole è meglio preferire i ramponi, da abbinare sempre – anche quando si hanno le ciaspole ai piedi – all’uso dei bastoni che garantiscono stabilità e maggior sicurezza nella camminata.

I trekking invernali possono invece essere praticati senza ciapole o ramponi, quando siete sicuri di non incontrare neve o ghiaccio lungo il percorso oppure quando percorrete un itinerario ad altitudine costante (senza dislivello degno di nota) e su tracciati molto battuti. Assicuratevi però di indossare scarponi da trekking alti alla caviglia e impermeabili (non quelli da trekking leggero tipo scarpa da ginnastica o trial).
Non fatevi ingannare dal “fuori stagione” o dalle temperature primaverili in valle, perché salendo di quota o su percorsi con considerevoli dislivelli, le condizioni del tracciato potrebbero essere differenti dal punto di partenza a quello di arrivo.
Per essere sicuri ed evitare di commettere imprudenze, verificate sempre preventivamente la situazione del manto nevoso, la praticabilità del percorso e l’apertura delle malghe con guide locali, Forestale o agli impianti di risalita.

Ciaspole per bambini: ma sono proprio indispensabili?

Ciaspolare con i bambini è bellissimo e decidere di fare un trekking invernale con i più piccoli al seguito può essere un’esperienza tanto divertente, quanto a volte faticosa se fatta con l’attrezzatura sbagliata. Da qui il nostro consiglio: “Valutate bene se mettere le ciaspole o meno e se queste sono davvero indispensabili per l’itinerario che avete scelto!”

In commercio esistono diversi modelli di ciaspole per bambini, ma il vero problema è che difficilmente le troverete nella maggior parte dei negozi a noleggio, quindi a meno che le abbiate acquistate o che abbiate setacciato la valle in cerca di un rent che le abbia, dovrete ingegnarvi. Di stratagemmi, per riuscire a farle provare anche ai bambini più temerari e che proprio-proprio non voglio rinunciare a seguire le orme di mamma e papà, ce ne sono almeno due:

  • utilizzare scarponi da snowboard al posto degli scarponi da trekking e ciaspole da donna (le più strette e leggere che il rent aveva a disposizione) come abbiamo fatto noi in questo trekking invernale
  • inserire una camera d’aria della bicicletta tra gli scarponi e la ciaspola (prezioso suggerimento che arriva dagli amici montanari di Due per tre fa Cinque)

Se cercate le mini ciaspole per bambini in Val di Fiemme, noleggiatele direttamente al negozio di  Passo di Lavazè. Sono ciaspole leggere, dotate di alzatacco e con un piccolo ramponcino di plastica (di certo non adatte su sentieri iper impegnativi), ma renderanno decisamente il trekking invernale più divertente a quei bambini che non arrivano al 30 di piede.

Se avete amato Pampeago durante i mesi estivi, sona certa che provare a passeggiare tra i suoi verdi prati in versione “total white”, vi farà letteralmente innamorare e questo sarà solo il primo di una lista di trekking invernali da fare con i bambini.

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Ero una single convinta e giramondo, poi ho incontrato un Rospo ... e ho fatto spazio nel trolley! Ora siamo la Famiglia Rospi! Cosa amo di più (miei ometti a parte)? Viaggi, Avventure e Outdoor!

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