Dopo quasi quarant’anni di vacanze in Val di Fiemme continuo a scoprire posti nuovi tra queste splendide montagne. Di recente abbiamo infatti individuato un angolino molto particolare, in cui abbinare arte, trekking e relax. È Baita Caserina, un delizioso chalet a metà della pista da sci Agnello, nel cuore dell’Alpe di Pampeago.
Alla Caserina ci siamo arrivati per pranzo, dopo un paio d’ore di cammino in quota, ammirando il Latemar e la vista sulla Val d’Ega che si gode dall’arrivo della funivia dell’Agnello. Ripartire è stato dolorosissimo, sia per noi grandi, che per i piccoli esploratori che erano al seguito.
Curiosi di sapere perchè?
Info tecniche per il trekking a Pampeago: dall’Agnello a Baita Caserina
Caratteristiche: Percorso facile e adatto ai bambini. Si cammina inizialmente su sentiero a quota costante, poi su mulattiera (adatta anche a MTB) e si chiude con una lunga discesa dapprima sterrata e poi asfaltata che conduce a Pampeago.
Tempo totale andata e ritorno: circa 4 ore di passeggiata, con partenza dal Rifugio Agnello, sentiero CAI 509 fino a La Bassa e poi il sentiero CAI 514 fino a Baita Caserina e Pampeago.
Dislivello: in totale circa 420 metri di dislivello in discesa
Partenza e arrivo: Alpe di Pampeago, seggiovia Agnello
Luoghi di ristoro: Rifugio Monte Agnello, Baita Caserina e Alpe di Pampeago. Lungo il sentiero non c’è possibilità di riempire la borraccia
Dove parcheggiare: alla partenza degli impianti a Pampeago ci sono tre ampie area parcheggio gratuite
Impianti di risalita: seggiovia Agnello (partenza 1.757 – arrivo 2.180)
Con i bambini in montagna
Supporto tecnico: L’itinerario che abbiamo percorso NON è percorribile con passeggini trekking. Abbiamo visto alcune famiglie salire da Pampeago fino al Monte Agnello spingendo passeggini, ma con notevole impegno soprattutto per l’ultimo strappo che conduce al rifugio. Pertanto, vi consigliamo di utilizzare lo zaino trekking e di salire eventualmente con la seggiovia.
In rifugio: fasciatoio e seggioloni non presenti, ma potrete organizzare un cambio pannolino e riscaldare biberon e pappa senza problemi contando sulla massima gentilezza del personale.
Bimbi in marcia: Itinerario da consigliare ai bimbi di 5/6 anni. Questo trekking si svolge per la prima parte prevalentemente in quota, per poi essere in discesa fino al rientro a Pampeago. È fattibile per bambini che abbiano già camminato per piccole escursioni in autonomia.
La nostra giornata di trekking con i bimbi a Pampeago
Cielo terso, sole caldo e venticello quanto basta sono l’ideale per una giornata di trekking in quota. Ci troviamo all’Alpe di Pampeago, tra le montagne più belle della Val di Fiemme: il Latemar, la Pala di Santa, il Corno Bianco e il Corno Nero di fronte a noi. Alle spalle, invece, la straordinaria catena del Lagorai che divide la Magnifica Comunità di Fiemme dalla Valsugana.
Lasciate le auto al parcheggio saliamo con la seggiovia Agnello (la prima che trovate sulla destra) fino a quota 2.180m, dove si trova l’omonimo Rifugio.
In pochi minuti, il paesaggio cambia completamente: la macchia boscata a valle lascia il posto solo a prati verdi puntellati di boccioli gialli e cespugli di rododendro. L’aria è talmente pulita e la giornata limpida che riusciamo a scorgere in lontananza le Pale di San Martino.
Una piccola pausa per giocare con le caprette, qualche foto e un delizioso assaggio di biscotti appena sfornati dai gestori del Rifugio Monte Agnello e siamo pronti per seguire il sentiero CAI 509. Per individuarlo, cercate l’installazione “Vedo, non vedo“, ribattezzata dai nostri bimbi l’occhio della montagna!
Intrapreso il sentiero, camminiamo con il Latemar alle spalle. Il percorso è molto facile, pressochè in piano e ben segnalato. La tentazione di fermarsi per scattare foto, girarsi ad ammirare i giochi d’ombra delle nuvole che corrono veloci sopra il Latemar o raccogliere sassolini è fortissima e, così, utilizziamo questi momenti per ricaricare le gambette dei più piccoli.
Arrivati a La Bassa si devia, riprendiamo il sentiero 514 con direzione pranzo allo chalet Caserina
Dopo circa quaranta minuti di cammino arriviamo al bivio de La Bassa, nostro check-point per seguire il sentiero 514 che riporta allo Chalet Caserina. La Bassa è prevalentemente un ricovero per attrezzi, dove si trova uno spazio in piano da utilizzare come punto di appoggio per un picnic in solitaria. Tra i molteplici sentieri che si trovano in questo angolino spettacolare della Val di Fiemme, in pochi si avventurano da queste parti, prediligendo altri percorsi tra cui il Latemar 360.
Al termine della pausa, ci rimettiamo in marcia camminando con il massiccio del Latemar davanti agli occhi. Raccontiamo ai piccoli la storia incredibile delle Dolomiti, Patrimonio Unesco dal 2009, e ci immaginiamo la vita qui, milioni di anni fa.
In questo tratto di strada il percorso è molto facile. Si cammina in leggera discesa su una mulattiera in cui capita di incontrare sia MTB, che qualche bellissimo esemplare di camoscio. È Rospo che li scorge per primo, catturato dal rumore di alcune pietre che rotolavano in un’insenatura. Sono in due – presumibilmente mamma e cucciolo viste le dimensioni – che brucano erbetta e saltellano da una roccia all’altra. Rimaniamo immobili a fissarli nel silenzio, senza macchina fotografica o cellulari che riescano ad immortalare questo istante di pura magia.
Con sassolini, pigne e legnetti creiamo le nostre sculture
RespirArt: uno sguardo sull’arte, camminando nel cuore di Pampeago
Riprendiamo il percorso con il cuore pieno di stupore per l’incontro appena avvenuto e la discesa si fa leggermente più ripida. Dopo qualche minuto di cammino, ci troviamo esattamente sotto il sentiero che conduce al Monte Agnello e che si ricongiunge con il LatemarArt, il percorso che si snoda in uno dei parchi d’arte più alti al mondo. RespirArt è stato ideato dall’unione di due straordinari appassionati di queste montagne Marco Nones e Beatrice Calamari. Artista e scultore lui, scrittrice e giornalista lei, uniti dall’amore per l’arte e la natura, dal 2011 hanno dato vita a questa meraviglia, coinvolgendo artisti contemporanei provenienti da tutto il mondo. Il sentiero è così impreziosito da sculture e installazioni che fanno sognare.
RespirArt è un invito ad accogliere la natura, al rispetto e all’immaginazione. Un luogo unico al mondo che conquisterà i piccoli, ma anche i più grandi. Qui si gioca con pietre, pigne e legnetti e si costruisce un mondo fatto di cose semplici. Mentre ammiraimo queste opere chiediamo ai piccoli cosa ne pensano, domandiamo loro il significato e siamo stupiti dalla semplicità e genuinità delle loro risposte.
Ecco a voi “il cerchio dell’amicizia” i nostri piccoli trekker l’hanno ribattezzato così 🙂
Il percorso LatermArt si conclude quindi allo Chalet Caserina, dove si trova un bellissimo anfiteatro di legno, in cui vengono organizzati concerti ed eventi in quota. La Caserina, a 2.000 metri di quota, è quindi il luogo ideale per fermarsi a mangiare per il pranzo.
Baita Caserina: una chicca tra le meraviglie della Val di Fiemme
La Caserina è una delle baite storiche di Pampeago. Meta gettonata per le cene in baita in motoslitta durante il periodo invernale, oggi, è completamente rinnovata. Grazie ad un intenso lavoro di ristrutturazione e di ripensamento dell’offerta turistica, lo Chalet Caserina è una vera coccola per chi decide di fermarsi per una sosta.
Oltre ad un menù sopraffino e pietanze da chef stellato (ma che mantengono un rapporto prezzo/qualità decisamente abbordabile anche a famiglie con bambini), ha una terrazza relax da cui non si vorrebbe mai venir via. Sdraio, cuscinoni, e chaise-longue dal design moderno e raffinato. Ma la vera chicca è la vasca idromassaggio con acqua riscaldata con vista sui monti…
[Mi raccomando: NON DIMENTICATE IL COSTUME DA BAGNO 🙂 gli asciugamani sono invece a disposizione degli ospiti in loco]
Noi abbiamo fatto una lunghissima sosta qui. Rilassati a chiacchierare nella totale contemplazione di questo luogo. Splendida compagnia, sole caldo, pranzo delizioso, una bellissima camminata e un idromassaggio con vista Dolomiti… non si poteva chiedere davvero di più!
Come si fa a voler andare via da Baita Caserina???
Dopo un tempo che sembrava essersi fermato, ripartiamo per tornare verso Pampeago, camminando lungo la carrareccia e la pista da sci Agnello. A circa 40 minuti di cammino, deviamo a sinistra sulla strada asfaltata che porta alla partenza della seggiovia Tresca e alla Malga Pampeago. Seguendo la strada, dopo altri 30 minuti arriviamo all’Alpe, completando così il percorso.
La pista da sci Monte Agnello che, in estate, conduce attraverso la mulattiera a Baita Caserina
Come arrivare a Baita Caserina
La Caserina si trova a circa metà della pista rossa Agnello. Se volete arrivare allo Chalet e gustarvi il panorama (e l’idromassaggio) potete:
- lasciare l’auto al parcheggio di Pampeago e acquistare il biglietto a/r per la seggiovia Agnello e, una volta arrivati, scendere seguendo il percorso LatemArt, per poi risalire a piedi
- lasciare l’auto al parcheggio della seggiovia Tresca e risalire lungo la pista Agnello
Cosa fare a Pampeago nell’area Ski Center Latemar
L’Alpe di Pampeago è inserita nel comprensorio sciistico Ski Center Latermar, un’unica area collegata da impianti di risalita, panorami da favola e sentieri difficili da dimenticare… alcuni per la fatica che richiederanno, ma soprattutto per la bellezza che avrete davanti agli occhi. Ma se pensate che lo sci non ci azzechi nulla con le attività di trekking estivo, sottovalutate la quantità di escursioni, mete, sentieri e laboratori che potete fare in questa zona della Val di Fiemme.
- Latemar “Discover Tour” trekking facile di circa 2 ore, con un lieve dislivello
- Passeggiata Faunistica da Pampeago (partenza dietro la chiesetta), percorso adatto ai bimbi, di circa un’oretta
- Latemar Meteo, percorso tematico che parte dal Monte Agnello dove si apprendono i primi rudimenti di meteorologia
- Laboratorio dei Krampus, ovvero l'”Om Selvadech” figura misteriosa capace di spaventare i grandi, ma non i bambini!
- Una giornata da malgaro a Malga Pampeago, dove i più piccoli si prendono cura dei vitellini, asinelli e maiali e degustano una speciale merenda con pane, burro, marmellata e un bicchiere di latte appena munto
- Itinerario degli spiriti in MTB, un giro di 42km in cui si utilizzano anche gli impianti di risalita
- Trekking alla Pala di Santa, itinerario impegnativo riservato a trekker esperti
- Trekking al Rifugio Torre di Pisa, riservato a trekker esperti
Per la mappa di tutti i sentieri potete consultare il sito Latemarium
Non ho dubbi che l’Alpe di Pampeago, con la deliziosa Baita Caserina vi avrà fatto venir voglia di prenotare le vacanze in Val di Fiemme. Se non avete ancora trovato dove andare, scaricate la nostra mini guida.