L’Irlanda ha rappresentato fin dall’adolescenza la meta più ambita, il primo vero viaggio, la terra da scoprire. Stranamente, molto più che per gli USA o addirittura per l’Australia, ho nutrito da sempre una strana forma di attrazione verso questo paese dalle mille sfumature di verde e dai molti misteri. Ma più di tutto potrei dire che il viaggio in Irlanda, per me, ha rappresentato in realtà più un punto di partenza, che una meta alla quale approdare. Letteralmente.
Sarà per questo, oltre che per tutta un’altra serie di motivi che vi racconterò in seguito, che ho voluto fosse il primo vero viaggio “estero” con la mia famiglia affinché rappresentasse, anche per noi, un nuovo inizio come “entità di famiglia on the road” e non più solo come ”due Rospetti in viaggio”.
Viaggio in Irlanda: 7 motivi per amarla
L’Irlanda è un posto magico e pieno di contraddizioni, per me è proprio questo il suo segreto e il suo fascino. Si potrebbe dire che non è bella come la Scozia e nemmeno accessibile come la maggior parte dei posti visitati nel Regno Unito, ma in definitiva l’unica cosa vera che si può dire è che, l’Irlanda non la si può paragonare a nessun altro paese.
Io uso dire che l’Irlanda “se la sanno vendere bene” – un approccio alla promozione del turismo cui noi non abbiamo che da imparare – ma ad essere onesti, questa definizione non rende onore a quello che è stato per me, in quei due anni spesi tra quel verde intenso e quello che poi, mi ha lasciato per sempre e che cercherò di raccontarvi in queste righe.
Irlanda, l’arrivo nella Terra di Smeraldo
L’arrivo in Irlanda non è stato dei più promettenti. Infatti, pochi minuti prima di atterrare a Dublino con il volo di linea AERLINGUS il capitano ha annunciato che, per problemi sulla pista saremmo stati dirottati a Shannon.
Sulla costa opposta.
Credo che la parola DRAMMA racchiuda alla perfezione la sensazione provata da un giovanotto di 26 anni che non parlava che un inglese scolastico e totalmente inadeguato alla situazione. Tutto il programma che prevedeva arrivo, BUS e Host Family era saltato e, oltre a non capire bene cosa stesse accadendo, non capivo nemmeno come organizzare nuovamente il mio arrivo.
Da quell’atterraggio in poi, tutto è stata una continua sorpresa: le persone che ho incontrato, i nuovi amici conosciuti e quelli che ho perso. Gli amori iniziati e quelli finiti, il nuovo percorso lavorativo, i nuovi viaggi e i weekend alla scoperta di posti caratteristici. Il ritrovarmi studente, ma questa volta non solo sui banchi di scuola, la quotidianità e i luoghi comuni completamente sconvolti e ridimensionati. La condivisione della casa, del tempo e delle esperienze, ma sopra tutte queste sorprese, la più grande è stata quella di conoscere “Rugg”, così come non lo conoscevo prima e così come non avrei mai detto poterlo conoscere, in una maniera tanto semplice quanto stupefacente.
Quando parlo infatti di un periodo di “reset” non è tanto un ricominciare dopo un brutto periodo, ma un riscoprirsi.
Resettare, appunto.
Tutto questo credo non sarebbe stato possibile in un paese diverso, o almeno non lo sarebbe stato per me.
Questa premessa vi sarà utile per capire, che da quel punto in poi, la mia idea di viaggio è stata completamente stravolta e si è avvicinata più alla figura del viaggiatore, piuttosto che a quella del turista.
Vi racconterò i 7 motivi per i quali per me bisognerebbe visitare l’Irlanda e ve li racconterò in 7 settimane, uno alla volta, come un vero on the road, proprio perché per un viaggio magico, non potevo che usare un numero straordinario come il sette, che sempre ritorna nella mia vita, in altrettanti momenti magici.
Quindi: “Perché visitare l’Irlanda”?
- Per scoprire insieme le leggende celtiche con un sottofondo di musiche di tempi lontani.
- Perché è a misura d’uomo o meglio, la si gira facilmente anche con passeggino.
- Perché nei pub con i bambini non sei fuori luogo (ovviamente fino ad una certa ora !!!!)
- Perché è uno dei posti più “caldi” tra le fredde nazioni nordiche da me visitate.
- Perché è giovane e cosmopolita, ogni persona che incontri ti regala un nuovo spunto per un nuovo viaggio.
- Perché la sua leggerezza e frivolezza, racchiusa in una pinta di Guinness, va a braccetto con le sue tradizioni e la sua storia.
- Perché vi rimarrà nel cuore.
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