Viaggio in Spagna tra le meraviglie dell’architettura

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Quando la Facchini (così la chiamo io ndr) il 20 di ogni mese, lancia l’appuntamento con Il senso dei miei viaggi, a casa Rospi inizia la corsa all’album delle foto. oggi facciamo un viaggio in Spagna.

Un guizzo. Un ricordo. Un particolare. E’ questione di attimi, ma l’empatia che provo nel leggere il titolo del post di Monica, in pochi secondi si traduce in un tuffo nel passato.

Leggo il titolo di questo mese: “L’architettura dei miei viaggi”. Argomento che sembra spinoso per due che non vantano una brillante cultura artistica, ma ci guardiamo e rispondiamo all’unisono: Spagna!  Estate 2007, partiamo in moto da Milano in compagnia di una coppia di amici. La destinazione è la penisola iberica. Barcellona, il must. Tutto da decidere on the road, il resto!

 

Barcellona – Casa Batllò – Gaudì

 

Viaggio in Spagna alla scoperte delle meraviglie dell’architettura

L’austera Londra, di fronte a questa meraviglia di Gaudì, cede a Barcellona il gradino più alto del podio di “città del cuore”. Per noi, Casa Batllò è la realizzazione di un libro di fiabe per bambini. La osserviamo incantati, ascoltando i suoni delle sue maioliche colorate che sembrano raccontarci le avventure del mare. Una vera e propria fortezza magica l’opera dell’architetto spagnolo, dove al sorgere del sole di una nuova giornata in Passeig de Gracia, squali, pesci dalle squame variopinte e perfino un drago marino, trovano riposo dopo una notte di scorribande tra le onde.

 

Valencia – Città delle arti e delle scienze – Calatrava

Arte, scienza e natura sono le aree tematiche che compongono La Ciutat de les Arts i les Ciències di Valencia e prima che Santiago Calatrava realizzasse questo complesso architettonico, laggiù scorreva un fiume, il Turia, che venne spostato di qualche centinaio di metri più a sud, per la bonifica di quest’area della città.

Tanto innovative e contemporanee, ma come se fossero di Valencia da sempre. Grazie al lavoro dell’archistar valenciana, passeggiando per la sua cittadella, si ritorna a casa, tra i colori, la luce e la potenza genitrice del suo elemento naturale, l’acqua.

Un castello di sabbia come espressione di un’estate da bambini. Perchè è proprio da piccoli che ci si cimenta con le prime costruzioni, realizzando un’idea con i mattoncini o inventando con colla, forbici e carta nuove forme d’arte. Non importa quali esse siano, ma di una cosa sono certa: a far pentare “grandi“, è il seme di un’esperienza di vita, instillato da piccoli.

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Ero una single convinta e giramondo, poi ho incontrato un Rospo ... e ho fatto spazio nel trolley! Ora siamo la Famiglia Rospi! Cosa amo di più (miei ometti a parte)? Viaggi, Avventure e Outdoor!

10 commenti

  1. Ho pensato anch’io a Gaudì per la mia scelta ma poi ho cambiato tema. Bella la tua scelta, in particolare la terza perché abbinata alla motivazione, quel castello di sabbia si trasforma in una lezione di vita.

  2. viaggi e baci on

    Eccomi finalmente ….
    Gaudi’ lo adoro, giuro! L’architettura moderna, quando ben fatta, mi fa impazzire. E ai castelli di sabbia ci avevo pensato anch’ io ….
    10 e lode, granata!

  3. Meraviglia! A Barcellona sono stata e anche a Valencia, solo che quando sono andata non c’era ancora la meraviglia della città delle arti e delle scienze…motivo per tornare! Il castello di sabbia è geniale e bellissimo!

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