Il viaggio on the road sul Golfo di Biscaglia che va da San Sebastian a Santander è un itinerario insolito che farà impazzire gli amanti della natura, dell’arte, del buon cibo e soprattutto della Spagna, guidando per chilometri e chilometri lontano dalle rotte più battute.
Partiremo da San Sebastián al confine con la Francia, per arrivare a Santanter, dai Paesi Baschi alla Cantabria, il tutto seguendo la costa e facendo delle brevi incursioni nell’immediato entroterra.
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Organizzare un on the road in Spagna
Per organizzare questo viaggio insolito in Spagna, dopo il volo dalle principali città italiane, servirà noleggiare una macchina low cost appena atterrati a San Sebastián. Tra le varie proposte online, vi consigliamo il sito del broker di autonoleggio Auto Europe , in cui troverete prezzi convenienti, ampia scelta fino a minivan e camper, e servizio al cliente di altissimo livello sempre garantiti! Se preferite non dover tornare al vostro punto di partenza, potete optare per un noleggio sola andata con restituzione in un’altra città. In questo caso potete anche spingervi fino a Saragozza o Madrid per poi rientrare da lì.
Visitare San Sebastián e dintorni
Donostia-San Sebastián è una delle principali città dei Paesi Baschi che sono una delle comunità autonome della Spagna caratterizzata da una lingua e cultura propria e che ha sempre cercato di mantenersi per quanto possibile indipendente rispetto all’amministrazione centrale. Dire che non si tratta di Spagna forse è un po’ forte, ma di certo noterete delle differenze rispetto al resto del paese ed è questo che renderà il vostro viaggio particolarmente interessante.
La città è divisa in due dal fiume Urumea che si può attraversare grazie ad eleganti ponti monumentali: da una parte il centro storico con tantissimi bar e ristornati, di fronte la bellissima Spiaggia de La Concha racchiusa fra il Monte Igueldo e il Monte Urgull; a sud l’elegante quartiere di uffici e negozi Centro Romántica; dall’altra la parte più nuova e giovane con il moderno Centro Congressi Kursaal e la Spiaggia di Zurriola dove si può praticare anche il surf.
Trattandosi della prima tappa in territorio basco dobbiamo subito parlarvi dei famosi pintxos, la specialità locale più amata, ovvero delle tapas servite su delle fette di pane farcite con pesce, affettati, formaggi, tortilla di patate, funghi, salse, confetture e molto altro. Organizzate subito un tour gastronomico e preparatevi a leccare perfino le dita! Ordinarli è molto semplice perché basta indicare il pezzo che desiderate e farvi comporre dei piattini. Il costo varia da 1 a 4 Euro a unità, o anche un po’ di più a seconda della dimensione, degli ingredienti o dell’eleganza del locale.
I vostri pasti consisteranno quindi nello spostarvi da locale all’altro per assaggiare più prelibatezze possibili da poter accompagnare sia con vino che con birra. Nella parte vecchia ci sono numerose chiese, fra cui si distingue la più antica, la Basilica di Santa Maria del Coro, e il Museo di San Telmo con dipinti di grandi maestri ma anche una sezione etnografica. I più piccoli adoreranno camminare lungo il Paseo Maritimo (lungomare) e potrebbero apprezzare anche una visita all’Acquario o la salita con la funicolare d’epoca in cima al Monte Igueldo.
Come gite a partire da Donostia una capatina al paese costiero fortificato di Hondarribia, a una sola mezz’ora a est, è sicuramente da fare. I ristoranti in paese offrono specialità a base di pesce e si può fare una piacevole passeggiata attraversando tutto l’abitato fino ad arrivare alla Plaza de Armas con il Castello di Carlo V: la posizione in cima a una colina regala una fantastica vista. A dieci minuti a sud di Donostia potete invece immergevi nei veri paesaggi verdeggianti che caratterizzo l’immediato interno e dove la fanno da padroni i frutteti di mele.
Vi indirizziamo al museo del sidro chiamato in basco Sagardoetxea – Sagardoaren museoa, per imparare tutto su questa bevanda lievemente alcolica ottenuta proprio dalle mele. Valutate di prenotare la visita guidata compresa nel biglietto. Verrete accompagnati all’esterno a raccogliere le mele e a spappolarle con un bastone in un trogolo di legno secondo il metodo tradizionale. La visita termina con una degustazione, sempre inclusa, che prevede di intercettare il sidro che zampilla dalla botte al grido della parola di rituale “txotx”. Nel negozio del museo si possono acquistare delle bottiglie di varie marche e dei bicchieri ricordo. Al museo vi indicheranno quali sono le sidrerie aperte dove viene offerto un menu fisso di circa 40 euro a persona a base di piatti locali sia di pesce che carne e formaggi, ovviamente accompagnati da copioso sidro.
Cosa fare a Bilbao
È venuto il momento di passare a Bilbao, la più grande e popolosa città dei Paesi Baschi. Si tratta di un centro dalla vocazione industriale e con un importante porto. Negli ultimi anni il suo volto è cambiato grazie a una riqualificazione urbana che ha cercato di renderla molto più piacevole al turismo. Il progetto è riuscito molto bene, infatti oltre al vivace centro storico c’è una suggestiva passeggiata lungo il fiume Nerviòn costeggiata da bar e ristoranti.
Sul cammino si incontra il vero fiore all’occhiello: il Guggenheim Bilbao. Le collezioni qui esposte, in parte permanenti e in parte temporanee, sono di arte moderna e contemporanea e davvero ricche. Già l’esterno dell’edificio firmato da Frank O. Gehry è di rilievo con un’architettura all’avanguardia che ricorda il profilo di una nave ricoperta da lastre scintillanti che paiono delle lische di pesce, riassumendo quella che è l’anima di Bilbao.
Di fronte all’ingresso fa la guardia “Puppy”, un enorme West Highland White Terrier con un’anima di acciaio rivestita da un colorato tappeto floreale. Sul retro potrete invece fare una foto con la celebre Maman, una scultura metallica a forma di enorme ragno che sembra abbracciare i passanti fra le sue lunghe zampe. È un museo assolutamente a prova di bambino e per ringraziare i vostri giovani accompagnatori della pazienza li potrete ricompensare con un’oretta al parco giochi strategicamente posizionato appena all’uscita. Per i genitori c’è anche un bar dove potersi prendere qualcosa da bere nell’attesa. Per pranzi e cene anche a Bilbao troverete un tripudio di bar con pintxos gustosissimi, specialmente sulla Plaza Nueva nel centro storico.
Anche da Bilbao si possono fare delle escursioni e da non perdere è secondo noi il paese di pescatori di Castro Urdiales, subito dopo il confine con la regione limitrofa della Cantabria. Dista appena mezz’ora in auto ma è anche sulla via per Santander, la prossima ed ultima meta del nostro road trip. Ci potete quindi fare una pausa pranzo che vi permetterà di mangiare dei pintxos a base di pesce freschissimo e fare delle foto cartolina davvero uniche con una imponente chiesa gotica a chiusura del porto e a picco sul mare. Oggi l’attività principale è diventata il turismo con diversi stabilimenti balneari, ma questo non ha affatto intaccato il fascino senza tempo di questa località.
Visitare Santander e dintorni
Santander è la capitale della comunità autonoma della Cantabria e si estende lungo la costa con alle sue spalle i Monti Cantabrici. Ne risulta un mix davvero accattivante fra un polo produttivo portuale, una città universitaria e un centro balneare. L’edificio che maggiormente attira l’attenzione e dal cui tetto si gode una stupenda vista sia sulla città che sul golfo, è il Centro Botín che domina con la sua bianca mole il lungomare.
L’inaugurazione è piuttosto recente e risale al 2017 e la destinazione di questo immobile è quella di centro culturale che ospita mostre ed eventi. Forse qualcuno riconoscerà l’impronta del celebre architetto genovese Renzo Piano. Sulla punta orientale della baia c’è la Penisola della Maddalena ricoperta da un esteso parco e dominata dall’omonimo palazzo eclettico che un tempo è stato residenza reale. Per muoversi all’interno del parco si può anche salire su un comodo trenino. Un piccolo zoo con pinguini, leoni marini e foche e un ampio parco giochi faranno la gioia dei bimbi. In fondo alla penisola si può arrivare al Faro di Mouro.
In questo paragrafo dedicato alle gite a partire da Santander diamo subito spazio al Museo Nazionale e Centro di Ricerca di Altamira che si trova nei pressi delle famosissime Grotte di Altamira, citate in quasi tutti i libri di storia che abbiamo studiato a scuola. Un vero must per chi viaggia in famiglia e vuole dimostrare ai propri figli che le fotografie delle antichissime pitture rupestri riportate sui libri esistono davvero. Purtroppo le grotte sono per lo più chiuse al pubblico per motivi di conservazione (ci possono entrare pochissime persone sorteggiate a settimana) e per questo vi dovrete accontentare della fedele riproduzione effettuata nel museo.
Se volete entrare proprio in una grotta con le pareti dipinte potete recarvi alla vicina Grotta di El Castillo, a venti minuti di distanza. Verificate bene gli orari di apertura e prenotate una visita guidata.
Se preferite invece gli edifici eleganti, la cittadina costiera di Comillas a 50 km a ovest di Santander, vanta delle ville moderniste davvero uniche e sontuose. La ricchezza architettonica di questo luogo un tempo piuttosto povero va ricondotta soprattutto alla figura di Antonio López y López, un suo cittadino emigrato a Cuba che fece fortuna e tornato in Spagna invitò qui il re che venne seguito dalla corte; come si sa, da cosa nasce cosa. Le dimore più impressionanti sono il Capriccio di Gaudí dallo stile inconfondibile, l’Università Pontificia e il neogotico Palazzo di Sobrellano.
Infine a soli venti minuti a sud di Santander c’è il Parco Naturale di Cabarceno, altra meta da prendere in considerazione per intrattenere i giovani viaggiatori. Si tratta di una riserva naturale in cui gli animali vivono in semi-libertà, con diverse specie anche esotiche e a rischio di estinzione. Potete prenotare la visita direttamente da qui e saltare la fila.
Quando andare nei Paesi Baschi e Cantabria
Concludiamo con un accenno al periodo migliore in cui imbarcarsi in questa avventura. Trattandosi di zone settentrionali i mesi da aprile a settembre sono i più indicati per le temperature miti. Per incontrare meno piogge d’estate si è più tranquilli. Se per caso poteste prendervi una settimana o due di ferie a ridosso della Pasqua tenete presente che si tratta di una festività religiosa ancora molto sentita. Le celebrazioni cambiano a seconda delle regioni ma in generale i due giorni clou sono il Giovedì e il Venerdì Santo con numerose via crucis durante le quali vengono portate sulle spalle in corteo pesanti statue lignee chiamate pasos, oppure spettacoli sulla Passione di Cristo.
Poter vivere durante le vacanze anche le tradizioni locali conferisce al soggiorno una nota autentica e fa sentire molto più vicini alle nuove realtà che si scoprono. Se state accarezzando l’idea di andare prossimamente in Spagna ricordatevi che oltre agli itinerari più gettonati, come la bellissima Catalogna, l’offerta nel nord-est del paese è un gioiello ancora inesplorato.
1 commento
molto magnifico il hotel brunico