Abbiamo scoperto il Mondo Melinda una fresca mattina di giugno dopo un viaggio non particolarmente lungo e sempre piacevole, in una regione a noi cara e che amiamo molto come il Trentino.
Già all’arrivo percepiamo quello che sarà il filo conduttore di tutta la giornata, ovvero un ambiente molto familiare e accogliente, inserito in un contesto oltre che moderno e tecnologico, soprattutto BELLO. Già BELLO, infatti, quello che più mi ha colpito e che racconterò cercando di rimanere il più fedele possibile alle mie emozioni, è la sensazione della cura nei dettagli e della “bellezza” nel suo significato più semplice ed essenziale, che riesce comunque a non perdere in un ambiente tecnologico e moderno, come quello del Mondo Melinda.
Il tempo di fare conoscenza con le persone che ci accompagneranno durante la giornata e di sorseggiare un ottimo succo di mela e siamo pronti per il primo incontro con gli “esperti” del settore. Ci presentano l’azienda in un modo tanto professionale quanto chiaro e comprensibile anche a chi, del settore proprio non è, ci raccontano da dove nasce l’idea del progetto “Melinda” e come negli anni si è evoluta fino ai giorni nostri. Quello che mi colpisce subito è riscontrare come particolari per noi un po’ insignificanti, come ad esempio il bollino blu, sono frutto di uno studio e di una ricerca non affidata al caso, ma alle menti di persone che oltre a conoscere il loro prodotto, conoscono soprattutto le persone alle quali il prodotto è destinato. Questo è chiaro segno, ai miei occhi, di persone che non fanno quello solo come lavoro, ma lo fanno con quel quid in più che fa la differenza in tutto ovvero: la passione.
Ma il meglio per i miei occhi deve ancora venire.
Entriamo nel cuore dell’azienda, un ambiente che mi colpisce per l’ordine, la pulizia e la tecnologia, tutte cose che mai si sarei aspettato in quello che prima di entrare avrei considerato solo una visita ad “un’azienda di confezionamento di mele”. Automazione, tecnologia avanzata e un sistema di prendersi cura della singola mela che mi lasciano di stucco… chi mai si sarebbe immaginato che le mele venissero trasportate, o come si dice con un termine che credo sia più appropriato “movimentate”, facendole galleggiare su condotti pieni di acqua, per ridurre gli urti tra la singola mela coccolandola fino all’alloggio finale.
Sistemi di calibratura e identificazione computerizzati, oltre che un controllo finale affidato sempre all’occhio esperto di donne che conoscono ogni singola mela si sposano alla perfezione, danno quasi l’idea che sia stato così da sempre e che nulla sia mai cambiato. Tutta la visita nello stabilimento segue un percorso panoramico che non nasconde nulla e che oltre al bello denota anche un’armonia sorprendente. Tutto è fluido e preciso, che sembra quasi non essere né faticoso, né un lavoro stesso.
Trovarmi in uno stabilimento, lungo il percorso “panoramico”, foto di cosa era il passato e cenni del prossimo futuro, sono anch’esse sorprese che sottolineano la voglia, non solo di fare un prodotto ottimo da punto di vista qualitativo, ma anche bello da vedere, quasi da ammirare, un orgoglio di mostrare la propria storia fatta di successi e di una tradizione che non finisce di essere rinnovata.
I soffitti di legno e la pulizia sono quello che, prima di arrivare alla zona delle celle frigorifere, mi sorprende una volta di più. Arrivati appunto alle celle frigorifere scopriamo anche lì – se non soprattutto lì – una tecnologia ed uno sviluppo che non possono far altro che lasciare a bocca aperta chiunque vi si accosti. Il pensiero che tonnellate e tonnellate di mele siano raccolte e stivate per mesi e mesi, rimanendo fresche e buone quasi come al momento del raccolto, mi lascia a senza parole, oltre poi scoprire che intere celle frigorifere, immense soprattutto se viste vuote, vengono “lavorate” nell’arco di una sola giornata.
Durante tutta la nostra visita, come nella giornata successiva, mi trovo di fronte a veri professionisti e perfezionisti che oltre ad amare quello che fanno, lo raccontano appunto con una passione quasi invidiabile. La cura del dettaglio e l’attaccamento al marchio “Melinda” si nota addirittura negli imballi dei bancali che arrivano ai mercati e dove non ti aspetteresti di trovarti questa attenzione, persino le “spallette” dei bancali di cassette di mele sono logate: “www.melinda.it”.
La visita allo stabilimento finisce intravedendo la nuova ala di un nuovo stabilimento in costruzione, d’altronde, che l’azienda non fosse una realtà statica, ma improntata al futuro ne aveva dato già idea all’ingresso!
Il Mondo Melinda si è rivelato un perfetto connubio fra tradizione e modernità, che solo una grande passione e un amore per le cose “fatte bene e che siano anche belle da vedere” poteva dare.