Per scoprire insieme le leggende celtiche con un sottofondo di musiche di tempi lontani
Quando penso alle leggende irlandesi, al mistero che esse racchiudono e alle sensazioni che trasmettono quando ci si inoltra nel profondo verde, non posso che avere nelle orecchie il suono del violino, del flauto, della chitarra e del tipico “tamburello” irlandese, il Bodhrán, che suonano le tipiche musiche che compongono il vero folclore delle melodie tradizionali irlandesi. Armonie e leggende come colonna sonora dei miei “giri” alla scoperta dell’Irlanda e come accompagnamento per le passeggiate domenicali, su e giù per Grafton Street o per Temple Bar.
Ogni locale, ogni posto, ogni pub al quale mi sono affacciato evocava queste atmosfere. Un carattere a volte più tradizionale, a volte più moderno, ma lasciava sempre in me un elemento nuovo e una nuova storia che andava a completare un puzzle, che in realtà non si ultimava mai. I ricordi mi portano velocemente dalle serate passate nello sperduto Johnnie Fox’s Pub ascoltando canzoni popolari irlandesi, con un colpo d’occhio dato dal panorama notturno mozza fiato, alle bevute all’Oliver St. John Gogarty’s locale non così sperduto, ma anzi centralissimo in Temple Bar, dove sembrava di vivere quell’intimità e quel calore provato nei pub del country side, senza avere l’impressione di essere nel mezzo della capitale.
Oltre alla musica del folclore irlandese, non si può tralasciare il ballo. D’obbligo quindi spendere due parole per un locale come il Knightbridge Bar, il pub annesso all’Arlington Hotel che si affaccia sul Liffey, dove ho passato ore ammirando giovani ballerini cimentarsi nei tipici balli irlandesi, come River Dance, un evento unico nel suoi genere.
In definitiva posso sicuramente dire che, molte delle mie serate in questi locali, si sono rilevate più una vera e propria esperienza di vita, che una semplice “bevuta al pub”.
Ci sono poi posti, che evocano molto più di altri queste sensazioni.
Per me, uno tra questi è nella contea del Donegal, dove la tradizione della musica e delle leggende acquisisce un senso di realtà più forte, grazie all’uso della lingua gaelica che qui è usata talmente tanto, che le stesse indicazioni stradali, sono in doppia lingua gaelico e inglese.
Irlanda leggende celtiche e musica
Quando parlo di musica e di leggende faccio riferimento a quelle degli gnomi, i Leprechaun, buffi e ambigui folletti. Minuscoli individui che a mio avviso più di tutti rappresentano veramente l’Irlanda e il suo non prendersi troppo sul serio. Non posso che ricordare anche il mito delle Banshee e del loro tetro pianto, presagio di morte che io, fortunatamente, non ho mai sentito o meglio, avendo conosciuto la mia Rospa in un locale chiamato appunto “Banshee” potrei dire al limite che ho sentito sì, il loro pianto, ma come presagio di morte per la mia vita da single… Io appartengo comunque a quelli che vivono il mito delle Banshee per la loro malinconia quasi romantica e non per il loro aspetto tetro. A tutte queste leggende vere o presunte che accompagnano ogni castello (o semplice torre che viene promossa lo stesso a “castello onorario”) sono legate come colonne sonore, che si sposano perfettamente con il paesaggio.
La musica in Irlanda è veramente parte integrante del territorio, non è solo una frase fatta. La ascolti ovunque, tanto è vero che nelle vie pedonali di Dublino, come anche sulla sponda opposta nelle strade di Galway si incontrano di frequente artisti, ma soprattutto musicisti e cantanti di strada. Io per primo venivo attratto come da una calamita da questi musicisti, ma più di tutti da quelli che si cimentavano in canti popolari della tradizione irlandese. Una parte della loro cultura così importante, che mi ha sempre affascinato e che difficilmente ho incontrato in altri paesi da me fino visitati ad oggi.
Ulteriore elemento che dimostra questo stretto legame tra musica e tradizioni e che ne diventa parte integrante, è il forte richiamo a queste sonorità anche da parte di gruppi più “pop” come ad esempio Cranberries, The Coors, Enya (al secolo Eithne Patricia Ni Bhraonáin ) etc… anche se, ma questo più per autosuggestione, non nego di aver avvertito queste sonorità anche nella musica degli U2.
Musica, leggende e paesaggi irlandesi, con tutta la loro cultura e il loro fascino, hanno formato nel tempo un perfetto connubio. Legati tra loro in maniera indissolubile, non possono che rimanere nel cuore come un indelebile ricordo di un viaggio nella Terra di Smeraldo.
3 commenti
Wow..leggere queste parole mi ha fatto fare un tuffo indietro nel tempo..il Johnnie Fox..Galway..i musicisti di strada s grafton st. …emozioni gelosamente conservate nel cuore..bel post Ruggy..
Ciao Vale!! Grazie di essere pasata nel nostro stagno!! Io spero di cuore di poter vedere tutto questo magico mondo irlandese e di chiudere finalmente il cerchio di Dublin!!! Mi manca troppo questo pezzo… Un abbraccio enorme!
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