Le vacanze estive sono davvero alle porte e per tantissimi lettori, questo lunedì segna l’inizio dell’ultima settimana di fatica. Per sostenervi al meglio in questi 5 lunghissimi giorni che separano dalle ferie, ho pensato quindi di accompagnarvi, in questo faticoso inizio di settimana con un caffè, in compagnia di una Viaggiatrice e una Blogger davvero in gamba!
Nome: Monica
Cognome: Nardella (lo stesso della prof d’inglese che avevo al liceo, una iena cattivissima che ci terrorizzava con il solo sguardo…Monica ti prego non dirmi che siete parenti…)
Professione: Turista di Mestiere
Un caffè a…
Aix en Provence!
Perché la scelta di questo caffè, tra tutti i caffè bevuti nel mondo? Cosa ti ha ispirato questo posto e perché ti è rimasto nel cuore?
Perché questo caffè è stato sorseggiato in un contesto diverso dal solito. Questa volta eravamo con altri blogger, invitati al #CostaBlogTour. Un’esperienza davvero particolare! Il Book in Bar l’ho scelto io. Dovevamo andare urgentemente in bagno 😀 eppure cercavo un posticino che mi ispirasse, perché sapevo che non avrei avuto la spudoratezza di entrare e utilizzare il bagno senza consumare nulla… Quando ho visto l’insegna (una teiera con la bandiera inglese dipinta sopra, poggiata su un paio di libri) mi sono detta: è lui!!! Vi lascio immaginare cosa ho provato quando sono entrata e ho visto centinaia di libri tappezzare le pareti e signore comodamente sedute a leggere il proprio romanzo sorseggiando un caffè… Mi sentivo in paradiso!
Cos’è per te il caffè? E cos’è per te il caffè quando viaggi?
Il caffè fa parte della vita. E’ sempre presente, fateci caso. Davanti a un caffè ci si racconta, si fa una pausa, si fa una telefonata, si pensa, si fuma una sigaretta, si aspetta qualcuno. Quando viaggio… è il momento di relax della giornata, quando rientro in hotel o mi fermo in un localino particolarmente accattivante e con mio marito facciamo il punto della situazione, riguardiamo qualche foto o programmiamo l’indomani.
L’Espresso è italiano per eccellenza e voi, Turisti di Mestiere, avete viaggiato quasi in tutti i continenti. Che aspettative avete in particolare sul caffè e sulle abitudini culinarie del paese che state visitando?
All’estero è difficile trovare un espresso buono, quindi opto sempre per un buon caffè locale: mi incuriosisce sperimentare sapori diversi da quelli a cui sono abituata! Lo stesso vale per la cucina. Che senso ha visitare un paese nuovo e poi cercare disperatamente un ristorante italiano? Nella migliore delle ipotesi, assaggerei un piatto che già conosco. Nella peggiore, mi rovinerei la giornata: non è facile imitarci! Quando sono all’estero assaggio di tutto. Sono abbastanza “coraggiosa” in questo (mentre mio marito si rifiuta di sperimentare e, mentre mangio mi fissa, cercando di interpretare le mie espressioni!)
Quando hai iniziato a viaggiare e come ti sei appassionata ai viaggi?
Ho iniziato a viaggiare relativamente tardi, perché quando mi sono iscritta all’università volevo gravare il meno possibile sulla mia famiglia. Studiavo e lavoravo, studiavo e lavoravo. Presa la laurea, ho avuto la fortuna di trovare lavoro subito. Avrei voluto regalarmi un viaggio, ma quello che poi è diventato mio marito mi ha letto nel pensiero e mi ha anticipata: voleva che fosse tutto speciale. Il secondo l’ho pagato io. E da allora non abbiamo più smesso.
Presentaci Turista di Mestiere e che obiettivi ha?
Il blog nasce in modo un po’ particolare. Quando tornavamo dai nostri viaggi gli amici ci chiedevano dove fossimo andati, dove avessimo dormito e quanto avessimo speso… perdevo tantissimo tempo a scrivere mail su mail, raccontando nei minimi dettagli il nostro itinerario. Poi un giorno mi sono detta che avrei potuto mettere tutto online. Turista nasce così e, dopo 2 anni, non ha perso il suo obiettivo primario: condividere informazioni. E poi io sono un’amante delle cose belle ma poco conosciute. Mi piace scoprire luoghi nuovi e farli conoscere. Quando viaggio esco dalle rotte battute e mi infilo nei vicoli, nelle strade secondarie. Perché sono sicura che lì troverò l’anima vera di un posto. Incontrerò la gente che mi piace fotografare. Scoprirò una storia, che poi resterà segreta nel mio diario.
Il mondo del Travel Blogger, dei Blog Tour e le recenti polemiche. Cosa ne pensa Monica e Turista di Mestiere?
Pensiamo che i Blog Tour abbiano delle potenzialità enormi (per le aziende, che possono far conoscere un territorio, ad esempio, e per i travel blogger, che possono essere protagonisti di un’avventura unica nel suo genere) ma che purtroppo in Italia abbiano preso una deriva sbagliata. Il mercato è enorme, sia dal punto di vista dell’offerta che della domanda. Noi ci chiediamo come possano le aziende puntare sempre sugli stessi blogger (riuniti in una specie di casta, pare che ultimamente non se ne possa fare a meno, nel nostro paese)? Come possono pensare che riusciranno a raccontare la loro realtà, arrivando a tutti? Ogni viaggio è a sé. E per ciascuna meta o per ciascuna tipologia di viaggio si dovrebbero individuare i partecipanti adatti. Ma il marketing non si improvvisa e molte aziende preferiscono “andare sul sicuro”, invitando travel blogger che almeno assicureranno una mole di tweet che farà “girare il nome”. Ma dopo tutto questo rumore, cosa resterà del luogo? Della sua magia? Della sua bellezza? Della sua gente? Niente. Io non ho letto quasi mai dei diari di viaggio post blog tour degni di nota. Tutto finisce dopo l’ultimo tweet o l’ultimo messaggio su fb. E quello che proprio non riusciamo ad accettare è che molti di questi presunti “guru” non abbiano mai viaggiato prima, individualmente, imparando dai propri errori, facendosi imbrogliare, comprando il biglietto più caro, perdendo l’aereo o noleggiando la macchina che li lascerà a piedi. Eppure si mettono in cattedra. Criticano spesso perché da veri “esperti” devono essere sinceri: sono Travel Blogger! Per noi, a queste condizioni, restano un investimento sbagliato da parte dello sponsor, che per primo deve imparare a fare marketing seriamente. Scusate, mi sono dilungata, ma ci tenevo a dire la nostra!
L’evoluzione del turismo e come sarà il mondo del Travel Blogger tra 10 anni secondo te/secondo voi?
Internet resterà il punto di riferimento numero 1 ma secondo me la differenza la faranno le persone. Un buon Travel Blogger non dovrà mai dimenticare che dietro lo schermo ci saranno sempre persone, che avranno bisogno di essere rassicurate, capite, interpretate. Io non voglio un professore. Voglio un amico che mi dia un consiglio perché l’ha vissuto sulla sua pelle.
Dove berranno il caffè dell’estate 2012 i Turisti di Mestiere?
In Marocco! Ci siamo già stati quando abbiamo visitato Marrakech, ma stavolta ci fermeremo per più giorni e faremo un lungo tour tra le antiche città imperiali, senza tralasciare le piccole realtà locali. Ci muoveremo in treno. Sarà bellissimo!
Siamo una coppia che vive per viaggiare. Del viaggio ci piace tutto. Da quando mettiamo il dito su un punto ipotetico del mappamondo a quando iniziamo a dare un’occhiata ai voli a quando effettivamente il viaggio prende forma, con il suo bell’itinerario scritto per bene su un foglio di carta. Sappiamo già che lo tradiremo, perché qualcosa di imprevisto ci piacerà terribilmente e quindi cerchiamo di lasciare degli spazi bianchi, da riempire con la sorpresa. Viviamo nella città più bella del mondo e quindi tornare non ci affligge più di tanto. Roma ci aspetta sempre a braccia aperte e quando siamo a casa sappiamo di essere molto fortunati!
13 commenti
Che bello quel caffè! Libri e tavolini per leggere, confidarsi, sorseggiare una bevanda…
Possibile… Monica sono felice per questa meravigliosa intervista, lo meriti e sicuramente..Oltre,
con affetto e stima,
Piero
Già i nostri due TdM hanno davvero scovato un angolino splendido, degno di due Turisti davvero con la T maiuscola!!!
Bellissima intervista! E quoto all’infinto: “Internet resterà il punto di riferimento numero 1 ma secondo me la differenza la faranno le persone. Un buon Travel Blogger non dovrà mai dimenticare che dietro lo schermo ci saranno sempre persone, che avranno bisogno di essere rassicurate, capite, interpretate. Io non voglio un professore. Voglio un amico che mi dia un consiglio perché l’ha vissuto sulla sua pelle”
Concordo, mai come oggi!!! Sono le persone a fare la differenza!
un po’ lunghetta, ma potrebbe essere lo slogan perfetto del pensiero di molte di noi, vero??? e non vado oltre … 😉
Leggere di Monica è la stessa cosa che sentire di un’amica di vecchia data. Conoscendo un pochino Monica percepisco la sua grande sensibilità. Le sue parole scorrono limpide come un ruscello in alta quota. Bellissima intervista cari ragazzi.
Hai ragione Tiziana, non la conoscevo moltissimo, ma lei e TDM mi piacciono sempre di più!
😛 tizi tu sei troppo buona!!! P.S. e anche Lali!
Sarà per il nome 😉 ma a me questa ragazza è piaciuta dal primo momento che l’ho incrociata su FB. E poi spesso scrive di luoghi che ho amato …
Voto al 100% il discorso sui blog tour e penso che di strada ce ne sia ancora molta da fare! Sia da parte di chi li organizza che di chi vi partecipa, ma sapete bene come la penso a tal proposito.
Per il Marocco, ti consiglio di assaggiare la Tajine di cammello e fichi secchi … tuo marito scapperà quando la sente nominare, ma non è male come può sembrare.
E quando verrai finalmente a trovarmi, cara Monica, ti porterò in un bar a Bassano molto simile a quello francese a prenderci il nostro caffè … ti aspetto!
la tua omonima
grazie tante cara omonima, io assaggerò sicuramente la Tajine ma a mio marito non dirò cosa c’è dentro 😀 Ogni promessa è debito, a Bassano ci vengo di sicuro anche perché non ci sono mai stata e i posti nuovi mi incuriosiscono sempre!!!
Ce ne fossero di travel blogger come te…!! Se non ci fossi bisognerebbe invertarti.Sei forte,non temere quei pagliacci che si uniscono xché’ non hanno carattere e non hanno ispirazione.Non ti curar di loro ma guarda e passa!!
Che bello questo commento! Hai proprio ragione!! Sempre dritti per la propria strada!!