Budapest con i bambini? Si parte organizzando il viaggio!

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Quando si parte per un viaggio e non si hanno aspettative sul luogo che si sta per visitare, si apprezza anche qualche piccolo dettaglio stonato. Si predispone lo spirito al nuovo ed è più facile cogliere il positivo di ogni situazione. In viaggio come nella vita.

Che la capitale ungherese fosse meravigliosa moltissimi di voi lo avevano anticipato, ma che fosse una così piacevole scoperta no. Anche sotto una gelata coperta invernale, intense raffiche di vento e tre giorni su quattro di neve continua.

Visitare Budapest con i bambini

Gennaio è il mese più freddo per Budapest. Ne eravamo a conoscenza e siamo arrivati preparati, così che conciliare una visita alla “Parigi dell’est” e viaggiare con un bimbo di tre anni fosse, non solo possibile, ma anche divertente per tutta la famiglia.  

Dopo aver prenotato a ottobre grazie ad una super offerta Ryanair che ci ha consentito di volare a meno di 100€ in tre, una settimana prima di approdare in terra ungherese, abbiamo confermato l’appartamento. I mesi precedenti la partenza sono stati dedicati alla ricerca e allo studio di quale potesse essere il quartiere ideale tra i nove principali, una sistemazione adatta al viaggio con un bambino piccolo e una bozza d’itinerario.

Per la prima volta abbiamo curato quanti più dettagli possibili, a dimostrazione che con i pargoli al seguito, la formula è vincente.

Visitare Budapest con i bambini

Preparare beauty e pochette farmacia

A cosa serve accumulare nel bagno di casa campioncini vari di bagno schiuma, shampoo e cremine sia per grandi che per piccini? Per un weekend in aereo! E siccome non viaggio tranquilla se non ho in borsa una discreta scorta di medicinali, ho recuperato prima della partenza una simpatica pochette con flaconi vuoti da utilizzare per tachipirina, sciroppo per la tosse e fermenti lattici. Il tutto entro i limiti imposti di 100ml massimo a flacone, per un totale di 1lt a persona.

Visitare Budapest con i bambini

Fare i bagagli

Per cercare di tenere i costi del volo più bassi possibile, non abbiamo acquistato bagaglio da imbarcare. Né baby, né sport equipment, Federico è grande.

Lo zaino trekking, già utilizzato per l’Irlanda, è ormai incellophanato in box in attesa di trovare un nuovo passeggero. Superati i due anni, al baby viaggiatore viene assegnato un posto a sedere e un bagaglio a mano, che sommati ai nostri si trasformano in due trolley e uno zaino. 55x40x20 sono queste le rigidissime misure per i bagagli a mano. Tassativamente uno a persona, non sono ammesse eccezioni. Laptop, macchine fotografiche e zainetti vari devono essere tutti rigorosamente in un unico bagaglio, comprensivo inoltre del sacchetto trasparente per i liquidi.

L’esperienza di viaggio in moto insegna e quello che a prima vista sembra un misero bagaglio, in realtà si trasforma in trolley super organizzati e razionali. 4 cambi completi per Federico, un pigiama – poche settimane prima della partenza ha deciso che è diventato grande per il pannolino notturno, se dovesse andare male c’è la lavatrice in appartamento – e due paia di scarpe. Accappatoio, utilissimo per la giornata alle terme, costumino da bagno e ciabattine da piscina da usare anche in casa.

Accessori indispensabili per proteggersi dal freddo: calza a maglia da indossare sotto i pantaloni, la “super pippo” a prova di slittino o pista da sci, colbacco di pile proteggi orecchie e copertina da passeggino per la nanna a spasso.

Visitare Budapest con i bambini

Portare il passeggino

Il Bombi in serra! Anche se eravamo riluttanti all’idea – il mitico Quinny è ormai una sedia per il nostro treenne  abbiamo potuto girare per le fredde vie di Budapest in totale serenità, di giorno e di sera.

Abbigliamento pesante per il piccolo camminatore che ad ogni segno di cedimento si accomodava in poltrona + copertina avvolgente + cappottina parapioggia = un microclima interno caldo e riparato, che ha permesso a Fede di non prendere aria o neve, anche sotto lo sguardo un po’ sconcertato di turisti giapponesi o ungheresi che più volte ci hanno fermato per chiederci come facesse a respirare. Tranquilli, ci sono i fori nella cappottina…

Importante: Ricordatevi sempre di registrare il passeggino al desk check-in, se non arrivate all’imbarco con l’etichetta bagaglio, sarete costretti a lasciarlo in aeroporto. Il passeggino rimarrà con voi fin sotto la scaletta dell’aereo e vi verrà riconsegnato subito dopo l’atterraggio o sul nastro bagaglio.

Visitare Budapest con i bambini

Organizzare i transfer da e per l’aeroporto a Milano e Budapest

Viaggiando low cost bisogna mettere in conto levatacce mattutine e orari improbabili di partenza e arrivo, all’andata e al ritorno. E’ lo scotto da pagare per raggiungere una capitale europea, al prezzo di una cena.

Avendo quindi risparmiato sul volo, abbiamo optato per la comodità dei trasferimenti, sia in Italia che in Ungheria. Da Milano (Stazione Centrale) a Bergamo Orio al Serio ci sono navette a 5€ a tratta disponibili a praticamente tutte le ore – per info e orari cliccate qui – ma onde evitare attese, ritardi e rendere ancora più faticoso il viaggio, scegliamo di andare in macchina e prenotare il posto auto in uno dei tanti parcheggi convenzionati.

Arrivati a Budapest invece ci sono diversi modi per raggiungere il centro città:  

  • Mezzi pubblici: Autobus 200E (fermata tra il Terminal 2A e il Terminal 2B quello degli arrivi Ryanair) + Metropolitana M3.  Più economico – circa 700Ft = 2.5€ , ma più lento – considerate  un’oretta piena.
  • Treno – ma solo dal Terminal 1 – per la stazione di Nyugati. Corse ogni 20 minuti per 365Ft = 1.2€
  • Shuttle Weekend Bus: Nostante il nome ingannevole, il servizio è sempre attivo da tutti e tre i Terminal fino al centro della città al costo di 1.400Ft = 4.6€ maggiori informazioni al sito www.weekendbus.hu – solo in lingua ungherese
  • Taxi: la compagnia Fo Taxi www.fotaxi.hu gestisce il monopolio dei taxi dall’aeroporto. Le tariffe per Pest si aggirano sui 5.100Ft = 18€ mentre per quelle di Buda arrivano ai 5.700Ft = 20€ .

Noi, grazie al supporto della proprietaria dell’appartamento, abbiamo prenotato un taxi con un prezzo forfait di 50€ (a/r) che ci ha permesso di arrivare a casa e in aeroporto senza la minima fatica e perdite di tempo. Un pizzico di comodità, fondamentale per la stanchezza di un baby viaggiatore, sveglio dalle 4 del mattino e crollato sul sedile del taxi.

Prossimamente cosa fare, dove mangiare e tutto il meglio della nostra Budapest!

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Ero una single convinta e giramondo, poi ho incontrato un Rospo ... e ho fatto spazio nel trolley! Ora siamo la Famiglia Rospi! Cosa amo di più (miei ometti a parte)? Viaggi, Avventure e Outdoor!

6 commenti

  1. Ciao, mi associo ai complimenti!Post pieno di suggerimenti utilissimi!
    Budapest l’abbiamo visitata anche noi da poco, col nostro piccolino che aveva 5 mesi, se ti va e hai tempo leggi il mio post e … magari “commentami” con il link al tuo post (o se ti va con qualche consiglio “veloce’!)

    http://www.patatofriendly.blogspot.it/2013/01/il-primo-volo-budapest.html

    Attendo gli altri post per qualche idea per un ritorno quando il patato sara’ treenne!:)

    • Grazie del tuo passaggio Francesca! Passata e commentato, mamma che ricordi di quando Fede era piccolo!!
      In bocca al lupo per il tuo viaggio nel mondo blog e viaggia, viaggia, viaggia più che puoi con il Patato!

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