Sono ancora lontani i mesi in cui le voci dei bambini che giocano sul bagnasciuga riempiono a festa le viuzze dei microscopici centri abitati. L’isola è avvolta nel silenzio della natura e protagonisti, nei primi mesi dell’anno, sono le fioriture invernali. I cespugli di mirto sono carichi di bacche, ovunque sbocciano calendule selvatiche e mentre il rosmarino profuma l’aria, le ginestre colorano le giornate a quei pochi – fortunati – turisti che scelgono l’Isola del Giglio come meta di un weekend fuori stagione.
Avete mai provato il mare d’inverno?
E’ una dolce carezza che rinfranca lo spirito e il momento ideale per beneficiare delle meraviglie di questo angolino d’Italia.
L’occasione è di quelle da prendere al volo! Basta una fuga romantica con le persone che più avete a cuore. Sarà sufficiente tenersi per mano, lasciarsi trasportare dallo scandire delle ore che scorrono lente e vivere intensamente il weekend sull’Isola del Giglio.
Non è una meraviglia?
Lasciamo la costa della Maremma dal porto di Santo Stefano sulla rotta dei pirati turchi. Solchiamo un mare blu, intenso e cristallino e con un pizzico di fortuna potremmo essere accompagnati dal saluto di un delfino o da un gabbiano curioso in cerca di qualche avanzo di cibo. E’ sufficiente un’oretta di navigazione in traghetto per arrivare al Giglio e respirare l’aroma di una giornata di relax.
Una volta arrivati al porto, potrete scegliere come trascorrere la vostra giornata. Concedetevi un momento di ozio sulla spiaggia delle Cannelle, mentre i bimbi raccolgono conchiglie sulla sabbia fresca. Regalatevi una sgambettata con zaino e bimbi in spalla attraversando uno degli oltre 20 sentieri escursionistici che solcano l’isola in lungo e in largo e scattate foto all’orizzonte per fare il pieno di questi dolci ricordi.
Il Giglio è un’isola con più volti, ma “slow” è il denominatore comune.
Ve lo avevo annunciato che siamo sempre di più alla ricerca di attimi in cui andar piano e per trasformarci in gigliesi provetti, dovremo abbandonare i panni dei viaggiatori distratti dalla fretta. Su quest’isola si avanza piano e i ritmi sono ancora quelli scanditi dall’alternarsi della luce del sole e quella del vecchio faro.
Il buongiorno qui arriva da un tiepido abbraccio, grazie ad cielo limpido che si perde fino ai contorni della Corsica e un prepotente profumo di salsedine che sale fino alle mura del castello.
Dal Porto bastano pochi minuti di bus, taxi o per i più sportivi una buona mezzora di pedalata in salita, per raggiungere il cuore di quest’isola dell’arcipelago toscano. Giglio Castello è una perla del medioevo: una manciata di case arroccate sulla collina, avvolte nella magia delle sue mura antiche. Dedicategli del tempo e se potete, scegliete di pernottare tra questi vicoli, così da sentire il vento vibrare tra quelle mura imponenti.
La storia di Giglio Castello e dei suoi abitanti è stata quella di vigilanza e di difesa continua. I nemici da cui proteggersi nel corso dei secoli sono stati i più diversi: dalla fame e la fatica per vivere in un territorio ristretto e prevalentemente montuoso, dalle scorrerie dei pirati di cui si narrano le leggende del 1700 e dalle invasioni di navi che giungevano dalla terraferma, stracolme di malati di peste mandati a morire in un luogo oggi paradisiaco.
Il castello affascinante e silenzioso nella stagione invernale, diventa allegro e festoso nel periodo estivo, quando i turisti fuori dai bar e ristorantini infondono un clima di allegria in tutte le vie.
All’interno delle mura l’atmosfera è surreale, le vie strettissime, gli archi, le scalinate e le piazzette, proprio tutto il necessario per fare un salto indietro nel tempo. Seguite il percorso lungo i camminamenti tra feritoie e trioni e curiosate, come in una caccia al tesoro, i pozzetti dei contatori della luce.
Sì, sì, avete letto bene!! Perchè qui potrete seguire un nuovo itinerario. E’ opera degli straordinari artisti di questi luoghi dove, come in ogni fiaba più bella, nulla è lasciato al caso!
Così i più banali sportellini dei contatori dell’elettricità, a Castello prendono vita, colorando le mura e trasformandosi in un magico itinerario tra arte e tradizione. Spesso è raffigurazione, a tinte pastello, di un paesaggio che lascia con il fiato sospeso e di questa magia, saranno proprio i bimbi quali attentissimi osservatori, ad accorgersi per primi.
Photo Credits Alessia Z.
Fate a gara a chi scova più dipinti e perdetevi tra questi vicoli. Potreste inciampare nel suono del magico violino del Maestro Uto Ughi, che contaminato dalla meraviglia di questo borgo, ne ha fatto la sua dimora.
Visitare Isola del Giglio: info pratiche
Come arrivare Visitare Isola del Giglio
Se volete davvero vivere l’isola toscana con un andatura dolce, vi consigliamo di lasciare la macchina direttamente a casa o a Porto Santo Stefano. Qualora scegliate di muovervi con il treno, la stazione di arrivo è quella di Orbetello, da cui partono dei comodi bus navetta per gli imbarchi.
Per la traversata ci sono diversi operatori, che potrete prenotare consultando il sito: http://www.traghetti-giglio.it
Muoversi sull’isola Visitare Isola del Giglio
Se gambe e fiato ve lo concedono potrete andare alla scoperta dell’isola in bicicletta o a piedi. I meno sportivi potranno invece usufrire di comodi autobus di linea che collegano regolarmente i borghi oppure utilizzare i taxi privati che portano fino a 8 posti. Inoltre al Porto è anche previsto un servizio di noleggio scooter e piccole imbarcazioni. Davvero per tutti i gusti e le necessità!
Dove dormire Visitare Isola del Giglio
Sebbene il Giglio sia un’isola dalle dimensioni contenute, offre una discrtea capacità ricettiva, che è ovviamente più limitata lontano dai mesi estivi. Se quindi volete concedervi una pausa dal grigio dell’inverno in città, vi consigliamo di prenotare con anticipo, consultando l’elenco delle strutture a questo link.