Agosto 2012 verrà ricordato negli anni per le terribili ondate di caldo torrido che hanno incendiato la penisola. Neanche i ghiacciai delle Dolomiti, che si rimpiccioliscono ogni anno di qualche centimetro, ne avevano memoria.
Nell’estate di #agostodifiemme, il caldo atipico ha fatto rima con giornate interminabili all’aria aperta, fatte di merende sul prato e scorribande tra parchi, boschi e cime, in compagnia di un cielo ceruleo che difficilmente dimenticheremo. L’estrema variabilità delle condizioni meteorologiche della montagna è quello che solitamente scoraggia, soprattutto famiglie con bambini, a sceglierla come meta per le vacanze perché, anche se difficilmente piove ininterrottamente una settimana, dover gestire bambini scatenati in casa per dei pomeriggi non è sempre facile e riposante. Non c’è dubbio che nelle località balneari il meteo è sempre più clemente.
Oggi, visto che il tempo ha nettamente invertito la tendenza agostana, posto quindi qualche consiglio adottato per tenere a bada il Rospetto e che vi potrà essere utile a casa e in viaggio.
Una grigliata all’aperto si trasforma in poco tempo in una grandinata colossale?
Vacanze in Montagna, cosa fare con bambini se piove
Dopo aver messo in salvo spiedini, braciole e melanzane, rassettato la tavola alla buona e messo al riparo la testa di vostro figlio, potete uscire e raccogliere qualche chicco di “pioggia ghiacciata”. Avrete anche l’occasione per spiegare, sicuramente ai più grandicelli, la meraviglia della trasformazione dell’acqua dallo stato gassoso, con la creazione delle grandi nuvole grigie, al solido della grandine e di come si possa ritrasformare in liquido, giocando a mettere in fila i suoi chicchi gelati e scivolosi.
Il maltempo imperversa e il sereno stenta ad arrivare? La giornata si preannuncia lunga e complicata?
Divertiamoci con il Didò. Sì, ma quello fatto in casa, che profuma ancora di olio mentre lo lavori, non sporca ed essendo completamente commestibile, è a prova anche delle manine più piccine!!
Eccovi la ricetta, datami in gran segreto, dalla Maestra che parla con il cuore
2 bicchieri di farina
1 bicchiere di sale fino
2 cucchiai di olio d’oliva
2 cucchiai di cremor tartaro – noi ne abbiamo utilizzato una bustina intera (16grammi)
2 bicchieri d’acqua
½ cucchiaino di colorante alimentare – di cui noi eravamo sprovvisti, per cui il nostro è rimasto naturale
In una terrina mescolate tutti gli ingredienti fino ad avere un composto omogeneo che poi dovrete versare in un pentolino. Cuocete a fuoco basso per circa 5/7 minuti – non oltre, mescolando continuamente.
Fate molta attenzione e provvedete a sciacquare la pentola appena finito perché si attacca peggio della colla e rischiate di dover buttare il tegame…
Una volta cotto, fate raffreddare in un piatto e dare libero sfogo alle vostre mani e alla vostra creatività!
Siete senza formine standard? Forse è meglio, avrete più occasione di sperimentare con cannucce, tappi, bicchieri, forchette e tutto quello che avete a portata di mano! Una volta finito di giocare, riponete il didò in un sacchetto o nella pellicola e sincerativi che non prenda aria! Durerà dei mesi!
La Rospomanina e il Lumacosauro
Con questo post partecipo all’iniziativa Impariamo Viaggiando di Learning is Experience di Tiziana e The Family Company di Valentina. Perchè quando si dice che “i figli sono i nostri maestri” è vero! Perché il bello di giocare e interagire con loro, alla loro altezza, senza pregiudizi con uno spirito fanciullo, ti aiuta a tirare fuori dal cilindro risorse che mai avresti pensato di avere.
E anche una brutta giornata si trasforma in un momento magico.
1 commento
wow! Hai dato un’angolazione bellissima al tema…