Le cene del venerdì sono spesso accompagnate da una grande viaggiatrice, che ci racconta delle sue avventure per il mondo in solitaria. Un posto che Nicole ha particolarmente nel cuore sono gli Stati Uniti, meta ideale – secondo lei – per un “on the road” con un bimbo dell’età di Federico.
Parchi USA e aree verdi metropolitane
Gli Stati Uniti conservano grazie alla loro immensa estensione una natura selvaggia che offre paesaggi di grande varietà e tutti ugualmente mozzafiato con varie latitudini, zone climatiche e geologiche. I parchi nazionali degli States spaziano dalle Sequoie giganti nel nord della California, alla natura incontaminata con fenomeni quali i geyser nel parco di Yellowstone, fino alle Mangrovie e paludi del sud-est e della Florida.
Il parco di Yellowstone – forse il più famoso al mondo, ci racconta – fu istituito nel 1872 dal presidente Grant per preservare, oltre all’incredibile varietà faunistica presente nell’area, la miriade di sorgenti termali e geyser presenti sulla sua immensa estensione. L’attrazione più famosa del parco è sicuramente l’Old Faithful Geyser che con le sue eruzioni a cadenza regolare di 91 minuti offre uno degli eventi geologici più accuratamente prevedibili sulla Terra. Il fatto che sia situato principalmente in Wyoming, lambendo anche Idaho e Montana, rende il parco raggiungibile solo servendosi di una macchina a noleggio.
Il Giant Sequoia National Monument è invece situato ai piedi della Sierra Nevada nella California centrale così come il Sequoia National Park e l’omonima foresta, queste immense aree sono caratterizzate dalla massiccia presenza degli alberi millenari che danno loro il nome, le più grandi creature viventi esistenti sulla terra con altezze superiori ai 100 metri e circonferenze superiori ai 30.
Dall’altro lato della nazione, sulla sua estrema punta sud-est è possibile osservare il fenomeno delle everglades, delle pressoché inabitabili paludi che si estendono per tutta la Florida sud-occidentale, dominate dagli alligatori e dalle Mangrovie, straordinari alberi anfibi. Le everglades sono attraversabili solo a bordo di overcrafts, dei natanti che si muovono a pelo d’acqua spinti da grandi eliche.
Ma negli Stati Uniti la natura non è solo selvaggia e tutte le maggiori città hanno grande cura dei polmoni verdi presenti al loro interno. Svariati studi dimostrano che l’accesso ad aree verdi diminuisce il livello di stress e addirittura il semplice passeggiare su un prato porta ad uno stato vicino alla meditazione, così i parchi sono parte integrante della vita urbana. Per gli americani, come del resto gli australiani – aggiungo io – il parco è parte della quotidianità. Uno stile di vita.
Il celeberrimo Central Park, ad esempio, si estende per 3,4 chilometri quadrati nel cuore di Manhattan e offre infinite attività che vanno dal semplice relax su un prato a continui concerti. In esso è anche possibile praticare sport, fare bird-watching o optare per le romantiche barchette a remi sul lago, il tutto in mezzo alla brulicante metropoli centro del mondo.
Sulla costa pacifica, ecco il Golden Gate Park di San Francisco, con viste mozzafiato sulla baia e più di mille acri di verde con giardini giapponesi, la collina delle fragole, il conservatorio dei fiori e molto altro che contribuiscono a fare di San Francisco una delle città più vivibili al mondo.
A Chicago invece il Millennium park è proprio al centro di downtown offrendo a chiunque voglia evadere dalla propria routine anche solo per qualche minuto la possibilità di perdersi nei suoi prati verdi tra le numerose sculture, senza mai perdere di vista la città di cui si possono ammirare vedute mozzafiato. Per finire, nel cuore di Portland, una delle città più salubri e vivibili degli Stati Uniti, ecco il Washington Park, una vera e propria oasi dove trovare serenità, financo solitudine, e perdersi tra gli alberi, i giardini di rose, l’area di tiro con l’arco ed il giardino giapponese; non mancano uno zoo ed una fontana in cui gettare una monetina come gesto di buona fortuna.
Noi abbiamo già in mente un itinerario: jeep, tenda e caravan park. Si aggrega qualcuno?
7 commenti
Questa è proprio l’America che vorrei visitare…
Bel post, spero un giorno mi torni utile!!
Io dico che possiamo metterci tutte in un camper e partire… la nostra amica Cappio risponde all’appello??
Certo che sì!! Guida lei…. 🙂
ahahahaha ma lo sa??
Presente! Io guido volentieri! Ma almeno il cambio per fare la pipì me lo date???
PS ma si può fare la pipì in camper mentre si viaggia??
Dipende dal terreno!!!
No…ahahahah!!! La rapiamo…speriamo abbia la patente con sé!