Vi presento “Il Mountain Rider”

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L’incontro con Fabrizio Vago è storia recente. Sono capitata sul suo blog da link su G+ ed è stato amore a prima vista. Buoni, buoni… nessun fraintendimento… sto parlando della sua storia, la sua esperienza in montagna e di quello che il suo blog trasmette. Fabrizio, nato a MIlano, classe 1972, vive oggi a Budoia (PN).

Fin da bambino, la grande passione per la montagna è stata fortissima e si è declinata negli anni, nella pratica di varie attività come l’alpinismo, l’arrampicata sportiva, lo sci e lo scialpinismo e più recentemente la mountain bike. Ma una laurea in giurisprudenza e più di 10 anni di brillante carriera in azienda, nell’ambito dell’amministrazione del personale, non sono bastati per far smettere di pulsare il richiamo della montagna. Così Fabrizio, nel maggio del 2012 apre il blog ilmountainrider.com per raccontare le sue storie e i suoi itinerari e condividere la sua passione. 

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Un caffè a… Mezzomonte, un piccolo ma caratteristico paese a 500 mt a metà montagna proprio sopra Polcenigo nel Friuli occidentale.

Perché la scelta di questo caffè, tra tutti i caffè bevuti nel mondo? Cosa ti ha ispirato questo posto e perché ti è rimasto nel cuore?
Premetto che non sono un bevitore di caffè, ma l’unico caffè che bevo è quello di Mezzomonte nell’unico bar che esiste in paese. Quello ottimo che si beve da Gambin all’Osteria Nuvolone. Me lo gusto fuori dal bar con lo sguardo che spazia dalla pianura fino al Mare Adriatico. A Mezzomonte non ci arrivo mai in macchina, ma a piedi o in mountain bike direttamente da casa (Budoia) per cui anche il caffè vale doppio….Due parole con la gente del posto un’occhiata al giornale e poi via giù per il sentiero che mi riporta a casa. La vita è fatta di cose semplici che bisogna saper prendere al volo.

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Quale è il tuo modo di vivere la montagna?
Ho iniziato ad andare in montagna già da adolescente spinto da una forte passione per l’arrampicata e per l’escursionismo. Con il passare del tempo mi sono innamorato dello sci alpinismo e della mountain bike. Grazie a questa passione, che mi accompagna da una vita, ho avuto modo di vedere moltissimi posti meravigliosi e ho conosciuto persone interessanti e fuori dagli schemi che mi hanno arricchito con i loro consigli e i loro racconti. Soprattutto in passato, ho fatto anche cose difficili e rischiose, ma non mi è mai interessata la difficoltà o la cima di una montagna fine a se stessa, quanto piuttosto l’esperienza umana che ho vissuto e condiviso con i miei amici durante l’avventura. Vado in montagna perché la montagna mi fa stare bene e la mia vita non sarebbe così bella se non ci fosse. Arrampicare, sciare, fare trekking. scendere per sentieri in mtb  o passeggiare nel bosco con la mia famiglia sono cose che fanno parte di me a cui mi sento indissolubilmente legato. Non riuscirei a stilare una classifica delle cose che preferisco fare quando sono in giro per i monti, tutte insieme appartengono al mio modo di vivere la montagna e la natura.

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Fabrizio e Il Mountain Rider: quando è iniziata questa storia d’amore?
L’anno scorso, complice una crisi di mezza età, ho deciso di cambiare vita. Ho mollato di mia volontà un buon lavoro che però non mi soddisfaceva più, per iniziare una nuova ed avventurosa strada. Il mountainrider è nato dall’esigenza di provare a cambiare vita valorizzando una passione. Non è stato facile perchè ho dovuto abbattere delle forti resistenze esterne ed interne prima di prendere questa decisione.  Il Mountainrider è nato a maggio del 2013 come primo atto concreto di questa decisione di cambiare ed abbattere abitudini, luoghi comuni e la noia della routine casa – ufficio – lavoro e montagna solo il fine settimana…

Perché aprire un Blog?
E’ difficile spiegarlo visto che sono sempre stato un tipo schivo e piuttosto solitario e solitamente avverso a tutto ciò che è comunicazione e tecnologia (se pensi che è veramente da poco che mi sono comprato un mio cellulare personale). Ho aperto un blog per diffondere il mio messaggio: che in montagna si possono fare tante belle cose e vivere delle giornate e delle esperienze bellissime apprezzando le cose semplici che la natura sa offrirci. Ognuno può trovare la sua dimensione. Occorre però cultura, umiltà e rispetto.

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Montagna e famiglia: raccontaci la tua esperienza in quota con moglie e bimbi
Per vivere al meglio la montagna con la famiglia cerco innanzitutto di rilassarmi e abbassare le aspettative. Al bambino non interessa la meta ma l’esperienza del momento. Durante le escursioni in montagna la loro curiosità viene stimolata dalle magie della natura quale fonte inesauribile di nuove conoscenze e occasioni di gioco. Si cammina, ma nel frattempo si parla e si gioca viaggiando con la fantasia. Poi ci si ferma spesso a mangiare frutti di bosco, raccogliere a piene mani l’acqua fresca da un ruscello, sentire i rumori e gli odori del bosco, guardare senza raccogliere bellissimi fiori. Trovo molto belle soprattutto le uscite in montagna con la famiglia di due o tre giorni, quando si cammina e si pernotta nei rifugi. Un modo diverso e assai sano per stare assieme senza interferenze di Tv, internet ecc… Solo noi, insieme, e unici protagonisti della nostra giornata.

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Cosa serve per incentivare e promuovere questo tipo di viaggi e avventure in Italia, secondo te?
A mio avviso i genitori italiani sono troppo apprensivi, portare i bambini in montagna a fare delle facili passeggiate o a dormire fuori in tenda o nei rifugi presuppone abbattere le paure che si facciano male, che prendano il raffreddore o che si sporchino. Nei paesi d’oltralpe mi è capitato di vedere intere famigliole o dei giovani ragazzi con la guida fare dei trekking anche di più giorni. In Italia c’è più la mentalità del mordi e fuggi: si arriva in montagna si parcheggia l’auto, si sale al rifugio a mangiare qualcosa e si torna a casa.

Il tuo sogno per il 2014?
Ottima salute per me e la mia famiglia, riuscire a far aumentare considerevolmente le visite del mio sito e tante belle giornate in montagna naturalmente!

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About Author

Ero una single convinta e giramondo, poi ho incontrato un Rospo ... e ho fatto spazio nel trolley! Ora siamo la Famiglia Rospi! Cosa amo di più (miei ometti a parte)? Viaggi, Avventure e Outdoor!

6 commenti

  1. Che bella intervista!!!! Io mi offro volontaria: organizziamo un tenda blog tour in montagna con Fabrizio come guida? Family ovviamente!

  2. Monica Liverani on

    io concordo con la penultima risposta! (a parte tutto il resto). La montagna non è arrivare in macchina entrere nel rifugio, mangiare e andare via…. e anche che i genitori sono troppo apprensivi… Il montainraider ha una lettrice in più!

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