Quando Federico è sceso dal seggiolino posteriore della bici per pedalare con le sue gambette, abbiamo iniziato ad esplorare una nuova dimensione di turismo: quella degli spostamenti in bici in treno.
Se stai approcciando le prime uscite in bici in famiglia o se cerchi informazione su come trasportare le bici in treno, ecco come fare e tutto quello che devi sapere per proseguire in questa bellissima modalità di turismo sostenibile.
In bici con i bambini piccoli, la nostra esperienza
A prima vista può sembrarti complicatissimo anche solo pensare di organizzare una gita in bici con i bambini, ma con semplici dritte e iniziando per gradi, ti assicuro che sarà una gioia. Ne ho scritto proprio qui e ti consiglio di leggere questo articolo se sei alle prime armi!
Per arrivare alla scelta di partire e affrontare una vera e propria vacanza in bicicletta, dovrai dare a tutti i membri della tua famiglia il tempo necessario per prendere confidenza con la bici, ma pedalata dopo pedalata, vedrai che sarà sempre meglio.
Ricorda sempre che come per tutte le cose si comincia per gradi.
Ecco quindi come siamo arrivati all’utilizzo del treno come parte degli spostamenti in bici e come preziosissima risorsa per rientrare a casa in tutta sicurezza.
Allungare gita dopo gita, ma cosa fare in caso di stanchezza?
Vista la voglia di pedalare in autonomia del Rospetto, abbiamo iniziato a cercare soluzioni per far si che il desiderio di trascorrere lunghe giornate su due ruote, non fosse un appuntamento da rimandare a quando sarebbe cresciuto.
Cercavamo quindi idee o alternative che riuscissero a garantire il divertimento e la buona riuscita della gita per tutta la famiglia.
Bici della Mami pronta a trainare la bici dell’ometto di casa con il Trail Gator
Il primo a venirci in supporto in questa impresa è stato il Trail-Gator, o barra, che serve per attaccare la bici del bimbo a quella di mamma o papà ai primi segnali di stanchezza. Un successo, oltre che un gran divertimento! Certo bisogna prendere dimestichezza con il mezzo e imparare a far le curve larghe, ma è estremamente utile ed entusiasmante. Sia per “il tirato”, che per chi tira!!
Sfruttare il treno per rientrare a casa
Il secondo aiuto necessario per tornare a casa “sani e salvi” è stato il treno. Può capitare a volte che il cielo si arrabbi tutto d’un colpo, che un ginocchio operato si svegli all’improvviso dal suo silenzio o che – semplicemente – la stanchezza sia più forte del previsto.
Ecco quindi che avere una stazione ferroviaria a pochi km di distanza e la possibilità di poter caricare le bici sul treno diventi la soluzione migliore, rispetto a cercare di tornare a casa a tutti i costi con le proprie gambe e far stancare inutilmente in bambini.
Se abiti a Milano, considera di iniziare a pedalare lungo la Ciclabile della Martesana: avrai fino a Gessate anche la possibilità di ritornare in città con la metropolitana M2.
Le difficoltà principali del treno quando si viaggia in bici
In Italia, in tema di cicloturismo, di strada ne dobbiamo fare ancora molta. L’offerta dei treni è molto differenziata tra le regioni e, non in tutte, troverai comodi treni con l’accesso direttamente in banchina. Alcuni hanno ancora infatti i temibili gradini per salire, e con la bici è decisamente complicato!!
Affiancare quindi alla bici uno spostamento in treno, anche sulle lunghe percorrenze, potrebbe non essere così immediato, ma non per questo impossibile. Vediamo quindi come fare. Parola d’ordine non demoralizzarsi, ma continuare a credere che avremo presto, su e giù per lo Stivale, treni sempre più adatti al trasporto delle bici.
Bici in treno appese negli appositi scomparti sui treni regionali, immagina però la fatica a fare i gradini, soprattutto se viaggi con carrellini e bimbi al seguito
Treno+bici: le regole
Si deve pagare per il trasporto della bici in treno?
Sì, ad ogni bici caricata in treno corrisponde un biglietto o un supplemento. Ogni passeggero ha infatti diritto a caricare sul treno una sola bici, previo pagamento di un supplemento o di un secondo biglietto di corsa semplice. Se viaggiate con seggiolini posteriori o con trail gator come nel nostro caso, non ci sono problemi. Basta smontare la barra, salire a bordo ed il gioco è fatto. Diverso, invece, è viaggiare con il carrellino per bambini, che è decisamente più ingombrante.
Per salire sul treno con la bici vige la regola del non essere d’intralcio agli altri passeggeri o non ostruire il passaggio tra le carrozze. Immaginatevi quindi a dover smontare un pezzo di carrellino, togliere al volo la sdraietta cha fa da riduttore, con un nano di pochi mesi che si agita in braccio… si salvi chi può!!
Quando si viaggia in treno in Italia con bimbi al seguito, è quindi meglio avere i piccoli sul seggiolino posteriore o anteriore, piuttosto che nel carrellino. Decisamente più pratico!!
Regionali, a lunga percorrenza o i treni internazionali – come si trasportano le bici?
Sui treni regionali le bici possono viaggiare tranquillamente montate e appese in appositi spazi che si trovano di solito verso la fine vagone (li riconoscete perchè sono contraddistinti da un apposito pittogramma), mentre sui treni nazionali (gli intercity e le frecce ad esempio) le bici per poter essere ammesse sul treno devono essere smontate e riposte in un’apposita sacca porta bici e riposte nel vano bagagli.
Milano – Assisi e ritorno lungo la Via Francigena
I treni internazionali – quelli per intenderci delle ferrovie svizzere, austriache o tedesche – consentono il trasporto delle bici montate, ma solo previa prenotazione del posto. Se invece avete scelto come destinazione la Francia e viaggiate su TGV o Thalys, le bici devono essere smontate e ripiegate nell’apposita sacca tra i bagagli senza nessun costo aggiuntivo.
Bimbi in bici in treno
I bimbi in treno sono considerati paganti dai 4 anni in su (con ticket ridotto). Tutti gli under 3 per poter viaggiare gratis non hanno diritto al posto a sedere, quindi se dovete fare un lungo tragitto pensateci ed eventualmente acquistate il biglietto ridotto. Se abitate in Lombardia, vi consigliamo di richiedere la tessera Io viaggio in famiglia, che consente a bimbi e ragazzi di viaggiare gratuitamente solo se accompagnati da un adulto pagante.
I bimbi che pedalano con le proprie gambette devono pagare il supplemento bici come per quelle di mamma e papà. Il carrellino porta bimbi viene considerato bagaglio e pertanto non necessita di biglietto.
Eccoci sul treno rientrando da una gita in bici… stanchi, ma felici!!
Iniziative a favore dello sviluppo della mobilità integrata tra treno+bici
Visto il crescente sviluppo del cicloturismo in Italia sono diverse le iniziative di associazioni e società private a favore dell’intensificazione della rete ciclabile e di migliori collegamenti ferroviari. La prima che reclama a gran voce un numero maggiore di treni con spazi appositi per il trasporto delle bici è la FIAB – Federazione Italiana Amici della Bicicletta – un’associazione che da moltissimi anni è impegnata su questo fronte e che dal 2015 è riuscita ad ottenere per i suoi associati una riduzione sulle tariffe ferroviarie. Lo sconto viene applicato sui treni regionali solo a gruppi di persone.
Non resta che augurarci che la lista delle iniziative a favore dell’integrazione delle bici in treno aumentino e che il nostro Belpaese sia sempre più amico delle due ruote. Noi ci crediamo e voi?
2 commenti
grazie per il vostro racconto. stiamo organizzando anche noi il viaggio in bici con i nostri 3 figli, ma il carrello porta bambini si può caricare sul treno insieme alle biciclette?avendo una bimba di 1 anno che ovviamente non pedala, sarebbe perfetto e ci consentirebbe di poter aggiungere anche alcune borse visto che l’idea è di raggiungere un’isola.. grazie se potete esserci di aiuto
Ciao Paola,
grazie a te per essere passata di qui. Il carrellino bimbi hai perfettamente ragione è molto molto comodo per aggiungere altro bagaglio, ma dipende dove vai. Purtroppo i treni in Italia non tutti sono agevoli in questo senso perchè alcuni hanno i gradini per salire, o una sbarra dove c’è la chiusura delle porte che blocca l’accesso al carrellino. Ultimamente abbiamo visto treni più moderni, anche in Lombardia 🙂 INCREDIBILEEEE 🙂 e che sono alla stessa altezza della banchina. Su questi potresti salire anche con il carrello, ma purtroppo è un’incognita perchè appunto dipende dal tipo di treno che devi prendere e non tutti i regionali sono nuovi. I paesi del Nord Europa in questo sono avantissimo… poi adesso con il covid alcune regole si sono fatte più stringenti e sono che su alcuni regionali – sempre qui in Lombardia – è a discrezione del capotreno… quindi un bel macello purtroppo. Speriamo che le cose migliorino e che tante più famiglie provino a viaggiare in questo modo che è stupendo!! E mica solo al Nord Europa 🙂