Ogni fiaba che si rispetti vive di personaggi fantastici, animali atavici e casette nascoste nel bosco. Si entra silenziosi, camminando in punta di piedi, come spettatori intenti ad ammirare una tela dipinta dai più bravi dei paesaggisti, ma salendo, dopo ogni tornante la percezione cambia e, improvvisamente, si è protagonisti della favola.
L’energia di questo luogo cattura i suoi ospiti. Sono i sorrisi delle sue “genti” che ricordi a distanza di tempo. L’amore per la tradizione – quella vera – che viene tramandata oralmente, così come si faceva un tempo accanto al fuoco del metato, dopo una giornata trascorsa a raccogliere castagne.
Cerreto Alpi è tutto questo: una meravigliosa scoperta nel cuore dell’Appennino Tosco-Emiliano.
Il fuoco del metato, il vecchio essiccatoio per castagne, luogo d’incontro di tempi antichi
Quando credi di conoscere le montagne perché frequenti da sempre la maestosità delle Alpi, ecco che basta osservare il mondo con gli occhi dei bambini per cogliere lo splendore di una nuova destinazione di viaggio, la cui bellezza è racchiusa nelle mille sfaccettature che la compongono.
Sospesi a metà tra cielo, terra e mare, a Cerreto il profumo della salsedine incontra quello del bosco. L’Appennino è da confine tra due regioni così in contrasto, che dalla loro diversità, ne nasce la forza. Quell’energia che ti rapisce, la leggi nello sguardo di chi ama la propria terra e s’impegna quotidianamente per preservarla. Tenerla viva. Nonostante l’abbandono del passato, da chi ha scelto una vita meno faticosa tra gli agi della città o da chi ha solcato grandi oceani in cerca della terra promessa.
Il vecchio mulino ristrutturato dove è possibile vivere un’esperienza in totale contatto con la natura del luogo
Oltre alla bellezza “delicata” di queste montagne, così coccolate da soffici nuvole nei giorni di #cerretoblogger, di questo luogo rimane l’entusiasmo contagioso di chi, con grande forza e determinazione, trasforma il territorio in una preziosa risorsa da promuovere come modello d’eccellenza. L’Italia meno famosa, quella blasonata e conosciuta al grande pubblico, ma che invece, ha così tanto da dare al cuore del viaggiatore curioso e da insegnare a chi vuole riportare linfa ai borghi dimenticati.
Il borgo di Cerreto Alpi
Turismo di Comunità
Ed è proprio la vivacità di queste persone che ha ridato magia a queste montagne, trasformando l’Appennino nella culla del turismo di comunità e che, grazie ai Briganti di Cerreto, offre una nuova forma di ricettività per tutti coloro che desiderano vivere una vacanza nella specificità della cultura e delle tradizioni locali.
Si diventa quindi protagonisti, ma di un viaggio fatto per restare…
Anche se lontani i tempi dei banditi e del brigantaggio, gli antenati di tutte le persone che oggi lavorano ai diversi progetti del Parco Appennino, sarebbero fieri di come Cerreto rivive delle proprie tradizioni e della genuinità dei rapporti umani.
Cerreto Alpi non più solo come destinazione sciistica invernale, ma come modello d’eccellenza in Europa per un nuovo impegno di turismo sostenibile (progetto Life Ecocluster), capace di attrarre visitatori in tutte le quattro stagioni e di riportare “a casa” attraverso un processo di “cittadinanza affettiva“, coloro che hanno abbandonato i crinali di queste montagne.
Ciaspolando tra i boschi di Cerreto Laghi
Prossimi appuntamenti:
Troverete gli amici di Parco Appennino e i Briganti di Cerreto a Milano in occasione della Fiera Fà la Cosa Giusta, dal 28 al 30 marzo 2014.
Voi continuate a seguirci per scoprire dove dormire e cosa fare a Cerreto Alpi!
1 commento
Pingback: Escursioni ciaspole | I Viaggi dei Rospi